STO LEGGENDO
le isobare del meteo
HO VISTO
In time, Quasi amici, 12 anni schiavo, Jimi All is by my side, Divergent, La grande bellezza, Dallas buyers club, Un milione di modi per morire nel west, Chef, La mafia uccide solo destate, Cattivissimo me etc
STO ASCOLTANDO
Rock, metal, pop, 70s-80s, dance e qualcosa di italiano
ABBIGLIAMENTO del GIORNO
quello che mi fa star comoda
ORA VORREI TANTO...
fare check in di sola andata verso le Seychelles
(vi mando una cartolina, promesso)
STO STUDIANDO...
Criminologia, psicologia, comunicazione non verbale e le serie televisive
OGGI IL MIO UMORE E'...
Dal blu al bianco
ORA VORREI TANTO...
ORA VORREI TANTO...
ORA VORREI TANTO...
PARANOIE
1) doversi alzare da sotto il piumone alle 7 di mattina in pieno inverno
MERAVIGLIE
1) Le castagne appena cotte.. un caminetto, una bella boccia di vino rosso e una persona speciale accanto..
2) ...sentirsi amati...
3) Guardare una fotografia e sentirsi 'preso' da quello che rappresenta. Emozionarsi di fronte a quello scatto.
4) la pizza
5) Avere vicino delle persone speciali con cui dividere gioie e dolori
6) Imboressarsi fino alle lacrime senza un motivo!!
7) ..la musica..quando l'ascolti o la suoni e sei parte di essa..ti scorre nelle vene e senti i brividi lungo la schiena..
La gente esiste per confrontarsi, per parlare.
Se ne vale la pena.
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[ ELENCO ULTIMI COMMENTI RICEVUTI ]
sabato 1 agosto 2015 - ore 20:59
MA TI CHIEDI MAI....
(categoria: " Riflessioni ")
- Dove stiamo andando?
- Non è che prima o poi vinco una barca di soldi?
- Quando finirà tizio o tizia a rompere i maroni?
- Posso chiedere asilo in un altro paese?
- Non è che sto spritz sia un pò annacquato?
Forse non ti fai mai queste domande ma forse è il caso di farsele qualche volta, giusto per sapere se quello che hai finora ti va davvero bene.
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PERMALINK
sabato 12 maggio 2007 - ore 21:09
Separati alla nascita
(categoria: " Vita Quotidiana ")
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PERMALINK
sabato 12 maggio 2007 - ore 20:51
che fine farà il vostro TFR?
(categoria: " Vita Quotidiana ")
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Ciao Ragazzi,
vista la cospicua pubblicità sulla Rai e sui siti governativi e visto che la Costituzione prevede che lo stato debba garantire per il nostro benessere sociale anche quando siamo in pensione mentre chi passa il TFR ai fondi pensionistici integrativi si prende tutta la responsabilità del proprio futuro.... pensateci bene.
Ho avuto l’opportunità di incontrare il Prof.Angelo Fabio Marano, prof. dell’Università di Urbino, Economista e Direttore Generale di un Ufficio del Ministero della Solidarietà (ex Welfare) oltrechè facente parte del Nucleo di valutazione della Spesa Previdenziale (del Governo)..insomma uno che non parla tanto per dire.. e mi ha chiarito decisamente le idee... vedete questi due link che contengono due scritti suoi e fatevi una idea :
Nota di Angelo Marano - 1
Nota Angelo Marano 2 .
Altro materiale informativo
Locandina
Cause e conseguenze fondi pensione
Ah occhio: CGIL CISL UIL hanno i loro fondi pensione quindi sono a favore...ovviamente..
Ma che faranno CGIL CISL UIL quando una società quotata in borsa (i fondi pensione che faranno guadagnare di piu’ ...giocheranno i vostri soldi in borsa) licenzierà dei lavoratori per aumentare il proprio valore? Difendera’ i lavoratori..o i propri fondi pensione????
Meditate...soprattutto i più giovani!!
Lo Stato sta creando disinformazione...e ne ha tutto il guadagno...
Roberta
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giovedì 9 novembre 2006 - ore 20:46
(categoria: " Vita Quotidiana ")
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venerdì 27 ottobre 2006 - ore 01:24
Senza parole, ancora..
(categoria: " Riflessioni ")
..e spazio alle emozioni...











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martedì 24 ottobre 2006 - ore 03:24
senza parole
(categoria: " Pensieri ")
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martedì 24 ottobre 2006 - ore 03:03
ARGH!
(categoria: " Accadde Domani ")
DUEMILA!
Faccio come quelli che contano gli accessi
al proprio blog!
Argh!
Mi strappo i capelli!!!!
......
Invece ringrazio chi ha letto con pazienza e, ancor più, chi l’ha fatto con mero interesse e un grazie doppio va a chi ha voluto o cercato il confronto costruttivo!
Thanks.
Robye
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martedì 24 ottobre 2006 - ore 02:03
IL VELO DELLA DISCORDIA
(categoria: " Vita Quotidiana ")
Mi sono resa conto che, qualora volessi concludere definitivamente la dissertazione - a mezzo blog - su certi argomenti, gli eventi quotidiani, a mezzo mass media, richiamano in me la voglia di proseguire nell’esternazione della personale opinione.
Il tutto nasce da una trasmissione televisiva (mi sono persa il match ma ho preferito Criminal Minds) durante la quale Ali Abu Shwaima, imam della moschea di Segrate, ha tacciato la onorevolessa Daniela Santanchè, politica dei salotti bene italiani, di essere una ignorante.
Val bene che la Santachè sembra tutto fuorchè una politica/politicante (non lo sembrava la Staller e non lo sembra nemmeno la Jervolino) ma l’apparenza inganna.
Ma cosa ha fatto la "tutt’e bell’e pettinata" Santanchè da far infuriare questo imam (che, richiamando i miei post precedenti in merito al confronto, si è espresso con un italiano approssimativo quasi a dimostrazione della difficoltà di integrarsi per un integralista che risiede da circa 40 anni nel nostro Paese ma che coltiva l’ambizione di convertire gli italiani all’islam)?
Ha sostenuto che «il velo non è un simbolo religioso, non è prescritto dal Corano».
«Il velo è una legge che Dio ha mandato. È Dio che lo dice, l’uomo non può negarlo. Se uno crede nell’islam lo segue. Senza essere uno che non crede, di dire che non lo deve portare» risponde (termine leggero togliendo dal senso dell’azione i toni accesi) l’imam, come riportato dall’articolo sul Corriere della Sera di Magdi Allam.
E dopo tutto questo «Lei è un’ignorante, è falsa», «lei semina l’odio, è un’infedele>>
Ora ammettendo che siamo tutti ignoranti e nessuno onnisciente (dalla Santanchè all’imam stesso scendendo sino alla sottoscritta), mi vengono dei dubbi: se è vero quel che afferma - sempre l’imam - come mai in un paese intero, il Marocco, la quale religione ufficiale è l’islam, l’uso del velo (hijab) è ufficialmente in disuso? Scuole e università, uffici pubblici, polizia e linee aeree hanno iniziato a impedire l’uso dell’hijab. Meno che meno il niqab, ovvero il tessuto che copre il viso e quasi nessuno usa in Marocco.
Ma dove arriva questo velo o hijab? Il hijab, la copertura, è un obbligo divino verso le proprie fedeli, oltre che una forma di protezione dalle possibili conseguenze dell’eccitazione maschile nel vedere le forme di una donna. Inoltre, si tratta di un gesto di rispetto nei confronti del proprio marito o i propri genitori e fratelli, gli unici autorizzati a vedere la "nudità" della donna. Il hijab, perciò, rappresenta il rispetto e la protezione della donna, costituisce una barriera al desiderio dell’uomo e allontana i rapporti sessuali illeciti.
Per non passare da ignoranti il termine hijab nel Corano è richiamato solo sette volte: poche per un elemento che avrà tanto significato nei secoli futuri. Durante la vita di Muhammad (Maometto) non vi è nulla che testimoni un simile uso da parte delle sue numerose mogli. In genere si fa però risalire la rivelazione circa il velo al versetto 53 della sura 33: a Medina, nell’anno 5 dell’Egira, dopo aver sposato la cugina Zaynab, Muhammad non riesce ad allontanare i numerosi ospiti presenti nella propria casa e così, a un certo momento, decide di tirare una cortina (sitr) che divida la stanza in una parte destinata a tre ospiti particolarmente invadenti e un’altra riservata alle attenzioni di Zaynab verso il marito. Fu lì che scese la rivelazione dell’ hijab, il velo: "Quando chiedete ad esse (le mogli del Profeta) un qualche oggetto, chiedetelo da dietro una cortina: ciò è più puro per i vostri cuori e per i loro". È quindi una circostanza particolare che rende necessaria la separazione fra gli estranei alla casa di Muhammad e le donne, in questo caso esplicitamente solo le sue. Inoltre, il termine hijab viene usato più volte con significati del tutto diversi: come barriera che impedisce al credente di vedere Allah durante la rivelazione (Corano, XLII, 51); come velo con cui Maria, la madre di Gesù, si riparò dagli sguardi indiscreti della propria gente (XIX, 17); come barriera che separa i dannati dai beati nel giorno del Giudizio (VII, 46). Esiste poi l’espressione "darabat al-hijab" cioè "ella mise il velo", a significare "sposò il Profeta"; solo le mogli di Muhammad potevano infatti portare il velo (XXXIII, 59), e questo perché le si distinguesse dalle altre donne, in particolare dalle concubine, e perché fossero particolarmente rispettate dai fedeli, a cui peraltro il Corano faceva espresso divieto di sposarle in caso di ripudio o di morte del loro marito. In senso ancora più generale, l’espressione indica il "velo" della notte che avvolge il sole al tramonto (XXXVIII, 32), o ancora, e in senso mistico, è il buio che ottenebra il cuore e i sensi degli empi (XLI, 5).
Ora, per chi ha avuto voglia di proseguire sino in fondo a questo post, chiedo: l’ignoranza peggiore è quella di chi non sa o di chi la usa per diffondere le proprie idee, interessi, dominio ecc?
Ne conosco altri casi, come questi... ma le chiamavo in altre maniere.
Vs Madre degli Ignoranti
Robye
PS: la Santanchè ha almeno rimediato un’auto blu gratis a nostre spese (in trasmissione era andata a pubblicizzare un suo libro, puntualizzo).
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sabato 21 ottobre 2006 - ore 19:23
La voce del confronto
(categoria: " Vita Quotidiana ")
Leggo le ultime news e rifletto.
Ricordate le reazioni alle parole del Papa sulla guerra santa?
Per rinfrescarvi le idee andata su questo sito
Reazioni parole Benedetto XVI (dal sito del Medioriente) Se, invece, la vostra memoria è bella fresca ora reagite alle seguenti affermazioni:
"Loro sono querelanti, giudici e giuria in una logica che apparteneva ai faraoni. Il Consiglio di Sicurezza manca di legittimazione e le sue decisioni sono illegittime",
«Europa attenta perché potresti farti male».
«Vi abbiamo già avvisato: gli americani sono lontani, ma voi siete i vicini di casa più prossimi a questa regione. Queste nazioni sono come la marea di un oceano, quando la tempesta si scatenerà anche voi potreste farvi male».
Questo signore, che ha espresso le suddette cordiali parole con lo spirito del confronto (dice) è Mahmoud Ahmadinejad , attuale presidente dell’Iran, paese nel quale un regime, che tiene gli occhi puntati su stampa limita la banda larga ad un massimo di 128 Kbps a disposizione dei cittadini al fine di operare un controllo e filtraggio delle attività internet dei cittadini iraniani, e di monitoraggio che in passato più volte si è espressa con censure e persino con arresti.. Ahmadinejad, quindi, quale presidente di un Iran collocato tra i paesi più arretrati per quanto riguarda le cosiddette libertà digitali e soprattutto di idea, pensiero, parola e diritto di opinione.
Ma che dopo aver espresso che il genocidio degli ebrei perpetrato dal nazifascismo è una "falsa leggenda" diffusa dagli Stati Uniti e dalla Gran Bretagna, oggi annuncia di voler formare uno speciale gruppo di studio sull’Olocausto compiuto dai nazisti (’’Vogliamo formare un gruppo per esaminare le reali dimensioni dell’Olocausto, ma vogliamo essere sicuri che qualsiasi risultato venga raggiunto, nessuno dei suoi membri venga perseguitato o arrestato’’..esattamente come lui fa).
Ora, alla luce di quanto sopra, vi sembra possa essere definita la Voce di un (possibile?) confronto?
Meditate gente, meditate.
Vs. Robye
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sabato 21 ottobre 2006 - ore 02:42
(categoria: " Accadde Domani ")
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