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mercoledì 4 settembre 2013 - ore 23:30
RIECCOCI
(categoria: " Vita Quotidiana ")
Ciao.
Scrivo e penso un sacco de bueade. Rendersene conto è sempre un progresso.
I matti vanno contenti, tra il campo e la ferrovia. A caccia di grilli e serpenti, a caccia di grilli e serpenti. I matti vanno contenti a guinzaglio della pazzia, a caccia di grilli e serpenti, tra il campo e la ferrovia. I matti non hanno più niente, intorno a loro più nessuna città,
-anche se strillano chi li sente, anche se strillano che fa.-
I matti vanno contenti, sull’orlo della normalità, -come stelle cadenti, nel mare della Tranquillità- Trasportando grosse buste di plastica del peso totale del cuore, piene di spazzatura e di silenzio, piene di freddo e rumore. I matti non hanno il cuore o se ce l’hanno è sprecato, è una caverna tutta nera.
I matti ancora lì a pensare a un treno mai arrivato e a una moglie portata via da chissà quale bufera.
I matti senza la patente per camminare,
i matti TUTTA LA VITA, dentro la notte, chiusi a chiave.
I matti vanno contenti, fermano il traffico con la mano, poi attraversano il mattino, con l’aiuto di un fiasco di vino. Si fermano lunghe ore, a riposare, le ossa e le ali, le ossa e le ali, e dentro alle chiese ci vanno a fumare, centinaia di sigarette davanti all’altare
Ultime 4 ore da ventenne... In questo momento preciso, sguardo perso, mille fotografie mentali, un sentimento indefinibile ma molto forte, nessuna parola significativa.
A quel tempo io ero un ragazzo che giocava a ramino e fischiava alle donne
io unico figlio biondo quasi come Gesu’ avevo pochi anni e vent’anni sembran pochi poi ti volti a guardarli e non li trovi piu’
Io vorrei che tu che tu avessi qualcosa da dire che parlassi...di più che provassi una volta a reagire ribellandoti a quell’eterno incanto per vederti lottare contro chi ti vuole così innocente e banale donna sempre uguale donna per non capire donna per uscire donna da sposare
No senti stammi a sentire un po’ non è te che detesto in fondo sai la colpa non è tua la verità è che al mondo tu servi così
E poi questo è un trip emozionante, un po’ "anarchico", che illumina le nostre miserie. Consigliatissimo. Da vedere:
FOTOGRAFIE DELLA TUA "ASSENZA"
(categoria: " Vita Quotidiana ")
"Un uomo deve imparare a prendere, per cosi dire, delle fotografie mentali di sé stesso nei diversi momenti della sua vita e nei differenti stati emozionali; non più fotografie di dettagli, ma fotografie del tutto, così come lo vede. In altre parole, queste fotografie devono contenere simultaneamente tutto ciò che un uomo può vedere in sé stesso in un dato momento. Emozioni, umori, pensieri, sensazioni, gesti, movimenti, toni di voce, espressioni del viso, e così via. Se un uomo riesce a prendere interessanti istantanee, non tarderà ad avere una vera e propria collezione di ritratti di sé stesso che, nell’insieme, gli mostreranno chiaramente ciò che lui è. Ma è difficile riuscire a prendere queste fotografie nei momenti più interessanti, è difficile afferrare i gesti, le espressioni del viso, le emozioni e i pensieri caratteristici. Se queste fotografie saranno ben prese e in numero sufficiente, non tarderà a vedere che l’idea che si faceva di sé stesso e con la quale continuava a vivere di anno in anno era molto lontana dalla realtà."
fotografate da Dio in persona fotografie della tua assenza