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paolozp
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COSA COMBINO: Pittore e un po Barista
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Paolo Zaggia Artista Pittore Creativo, eseguo papiri di laurea, quadri su commissione e altro, visitate http://paolozaggia.it o la pagina di facebook o il sito http://paolozaggia.jimdo.com/‎
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lunedì 2 febbraio 2009
ore 16:02 (categoria:
"Vita Quotidiana")
Prefazione Pittura
PREFAZIONE
“Le mie opere sono una pura ricerca personale del bello, dell’armonico, dei colori. Una ricerca sulla possibilità di poter creare, magari riutilizzano e riciclando, un’armonia. C’e una sorta di predisposizione, di piacere, di ricerca, incentrata sulla materia, ma dev’essere presa così ,come pura decorazione”
Il concetto della “pura decorazione” verrà ripreso più volte da Zaggia quasi come a voler sottolineare che le sue “creature”nascono primariamente come complemento d’arredo volendo quasi scoraggiare fin dall’inizio le più disparate teorie e magari critiche.
“Ci sono dei quadri astratti che in un certo contesto, accostati a una parete di un certo colore, vicino ad un determinato mobile creano un effetto straordinario. I miei quadri, forse, son belli da vedere, a prescindere dalla qualità di rappresentazione, sono belli, forse, come decorazione.”
Egli stesso prova a offrici una possibile chiave di lettura nell’ accostamento alle sue opere.
“E importante partire, visionando le mie opere, riconoscendo loro la sola funzionalità decorativa e magari anche la loro qualità estetica. Potete di fronte a esse dire”guarda che bello” o “una vera schifezza” ma senza ricercare in essi il perché l’ho fatto. Non cercate di andare oltre, di elaborare teorie, messaggi, significati occulti. Io ho visto una cosa che mi ha dato un’idea. Io sono sensibile a un colore piuttosto che a un altro. Io ho visto un materiale in un angolo e ho deciso di utilizzarlo”
Zaggia sembra quasi voler dire a chi osserva i suoi quadri di non porsi troppe domande su come sia nato quel quadro, cosa esso rappresenti, il perché di tale opera. Perché fondamentalmente i suoi quadri nascono più da emozioni, che da ricerche teoriche. Perché forse nemmeno egli è in grado di spiegare da dove e perché nasce una sua opera o forse è semplicemente geloso di custodire certe emozioni, certi segreti, che lo hanno portato al concepimento e alla realizzazione delle sue creature.
Parlando poi del futuro, Zaggia dimostra una certa umiltà ma anche di aver le idee ben chiare
“Tutto sommato il mio desiderio non è molto diverso da quello degli altri pittori, ovvero di sviluppare uno stile, un metodo di pittura che diventi riconoscibile e riconducibile solo a lui. A me”.
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lunedì 2 febbraio 2009
ore 15:51 (categoria:
"Vita Quotidiana")
Pittura!!!!!
PAOLO ZAGGIA
Nasce a Padova il 3 settembre 1975. Frequenta la Scuola Professionale Pubblicitaria G. Valle senza però completare gli studi. Fin da subito si accorge che il disegno gli piace e gli riesce bene, tanto è vero che non smetterà mai di prendere in mano la matita, e continua tale attività con disegni propri, eseguendo ritratti per amici e occupandosi della parte grafica di numerosi papiri di laurea. Nel 2005 si avvicina al colore spaziando dall’acrilico all’olio, dai materiali, gesso, schiuma espansa alle applicazioni materiche. In quel periodo non predilige una particolare pittura tanto che egli stesso ama definirlo “periodo di conoscenza”. Dipinge e sperimenta tutto ciò che gli piace, tutto ciò che lo emoziona, tutto quello che vede.
L’uomo
Ma per capire veramente chi è Paolo Zaggia e da dove nasce quel mai represso bisogno di fare arte nelle forme più diverse è forse utile indagare nel passato del pittore.
Inizia a dipingere nel 2004 e produce molte opere nei successivi 4 anni. Questa necessità di espressione comunicativa tramite l’arte ha il suo apice in quegli anni in cui racconta “Ero come in un baratro, non potevo far altro, era un modo per isolarmi, per restare tranquillo, era un bisogno, una droga”. Quella voglia inarrestabile di dipingere è nata forse proprio dall’esigenza di evasione e di sfogo forse per qualche mancanza, sofferenza, disagio.
Fin da giovane Zaggia è stato sempre una persona attiva e vivace, loquace con chi vuole . Ancora oggi ama poter dire di poter sempre scegliere, esser libero di decidere: amici, modo di vivere, scelte…; Filosofia di vita questa che da sempre ha caratterizzato l’esistenza di Zaggia “Amo poter credere che in qualche modo sono artefice del mio destino, posso cambiare le cose”. Sceglie di abbandonare la casa di famiglia molto presto per seguire amori in cui si getta a capofitto. Uno di questi amori, non finito bene, gli dà una figlia, Lisa, il cui avvento suscita forti emozioni nell’animo dell’artista.
È proprio l’alternarsi di forti emozioni e grandi sofferenze a segnare l’animo e la personalità di Zaggia. A soli 14 anni deve fare i conti con la morte di un fratello in un incidente stradale, fratello a cui era molto legato e che forse inconsciamente ha preso come esempio visto che anch’egli faceva il barista, mestiere che più avanti anche Paolo decise di intraprendere. A 19 anni poco prima del servizio militare arriva un’ altro triste evento, la perdita della madre che ancor’oggi turba il pittore, il quale dice di provar un senso di pentimento e un indelebile rammarico per non aver ne saputo, ne voluto starle vicino nell’ ultimo periodo del decorso della dolorosa malattia oltre ad averla fatta molto soffrire e penare “Avevo in mente altre cose, la vita, la gioventù, non accettavo forse quello che era evidente, Mi voleva un bene dell’anima, era sempre preoccupata per me, e io la trattavo male, gli dicevo di non rompere”.
Con il padre ha sempre avuto un rapporto piuttosto tormentato: “Mi ha sempre preso in giro per le mie idee politiche in gioventù, per i piercing e perché ero semplicemente un ragazzo a cui piaceva sempre uscire e far tardi. Ricordo che facevo 9 ore di giorno in bar, e poi, per 3 giorni alla settimana, lavoravo 6 ore a notte in discoteca; lui mi disprezzava perche tornavo alle 5 del mattino e io lì a spiegare del lavoro…lui era sempre critico nei miei confronti,mai un complimento…A volte mi disprezzava…”.
Amori lunghi e duraturi alternati da momenti degni di un vero “casanova”. In seguito un matrimonio durato meno di 4 anni, conclusosi con una separazione. “Cose che succedono… Io penso che l’amore e l’amicizia siano dei momenti in cui dai tutto, ma che per futili ragioni da un momento all’altro possano finire… L’amore soprattutto è un po’ come un caminetto…Se butti con impegno, di continuo, la legna, la fiamma continua a bruciare, ma con lei è stato come se mi avesse nascosto la legna…Un giorno è tornata a casa e mi ha detto che non eravamo fatti l’uno per l’altra, che eravamo persone diverse e vogliamo cose diverse…E’ stato come un invito a uscire di scena…Ma è stato meglio così…”
Possiamo insomma parlare di una vita vissuta nel bene e nel male sempre da protagonista e mai da spettatore. Ha sempre affrontato i vari ostacoli della vita (convivenze andate male, difficoltà economiche, momenti di dolore) con il sorriso, mai preoccupato o pensieroso, almeno all’apparenza.
Egli ha sempre avuto voglia di poter essere qualcuno, di essere l’unico, un leader.
Ha intrapreso numerosi hobbies in molti dei quali ha raggiunto un buon livello per poi abbandonarli come se la ricerca della sua strada, il canale dove far confluire la sua creatività, non fosse ancora segnato.. “Ero alla ricerca di un qualcosa,della mia strada e ora son sicuro di averla trovata”.
Persona di buono spirito, dal carattere solare, sempre pronto a dare una mano, caritatevole con i bisognosi. Impeccabile nel suo lavoro di barista, che prende con impegno e di cui ne parla con orgoglio: “Negli ultimi 3 anni sono stato a casa mezza giornata, perché anche se ho la febbre a 39 se posso, ci vado, non sono uno statale, Lorenzo mi dà da mangiare e se sto a casa è lui che si fa il doppio del culo per colpa mia”
Con la battuta sempre pronta e il sorriso sulla bocca ama definirsi “adulatore e gentil uomo col gentil sesso”. “Amo le donne, amo corteggiarle, farle star bene, fare loro complimenti anche sapendo in partenza che magari con qualcuna non avrei molte speranze. Credo sia bello spender sempre un’adulante parola, un saluto in più…”.
Emerge una persona umile e con la testa sulle spalle, con una marcata emotività, una persona che sa quel che vuole ma che è pronto a fare delle rinunce per raggiungere i suoi obiettivi ,che ha provato di tutto sulle sue spalle, che sicuramente si è formata dall’esperienze vissute in un passato turbolento. È lui stesso a dire: “Credo che per le esperienze che si possono fare nella vita, a me manchi solo la galera e la morte…Esperienze che eviterei”.
L’artista
Comincia a muovere i primi passi nel mondo dell’arte seguendo, per 2 anni e mezzo la scuola di grafica pubblicitaria presso l’istituto G. Valle a Padova ottenendo fin da subito ottimi voti in disegno.
Ha sempre disegnato in privato riproducendo quel che più gli piaceva senza porsi dei limiti: pubblicità, volti, disegni di Giger, Escher e di altri vari artisti che lo emozionavano, eseguendo inoltre ritratti per amici e anche disegni per papiri di laurea. Ma la grande svolta nella vita di Paolo Zaggia è vicina: inizia a dipingere e ad apprezzare i colori. “C’erano colori che prima detestavo, preferivo usare la matita, il bianco e il nero. Ma decisi di iniziare un quadro. Erano dei pedoni su una scacchiera. Da quel momento mi è sembrato fin da subito che non avessi aspettato altro….E’ come quando cerchi qualcosa e all’improvviso la trovi…”
Inizialmente riproduceva opere di artisti che gli facevano provare delle emozioni: AlmaCh, Picasso, Modigliani, Van Gogh, Munch. “Ci son cose che piacciono e emozionano. Ero affascinato dalla frutta di Alma’Ch e la riproducevo a mio modo, usando il mio disegno e i miei colori”.
Poi iniziava a inventare quadri sempre figurativi prendendo spunto da riviste, da paesaggi che lo stimolavano ed in seguito eseguiva una serie di ritratti in cui l’elemento predominate erano gli occhi e la loro espressività.
In una fase successiva si avvicina alla geometria e all’astrattismo passando per la materia e lo studio degli elementi materici. Ad oggi pare aver consolidato un suo stile dove con gesso, tele, tessuti, creando effetti, geometrie, ritmi, e disegni. Lo stesso artista ama definire questo suo stile “momentaneo” come a voler mettere in chiaro che la sua ricerca non è certo terminata, che per lui l’arte e una continua evoluzione e sperimentazione “Mi sembra che comunque sia nella natura umana il non accontentarsi, il volersi evolvere, migliorare…Siamo degli eterni insoddisfatti e caratterialmente volubili, come sono volubili le nostre abitudini e quello che ci piace…”.
Ma non va dimenticato che nel percorso artistico di Paolo Zaggia ci sono stati incontri fondamentali con altri pittori più affermati, che sicuramente gli han permesso di ampliare i propri orizzonti oltre di affinare la propria tecnica.
Uno do questi è stato sicuramente quello con Flavio Zerbetto, noto pittore padovano di cui Zaggia è diventato amico ed attento osservatore. Zaggia stesso ammette: “Ricordo che ho praticamente visionato e fotografato tutti i suoi disegni per un anno tentando di emulare la sua poesia nei paesaggi. Andavo spesso in cantina da lui a vedere come lavorava e a chiedere consigli oltre che a fargli visionare le mie opere e a carpire informazioni”.
In seguito è stato allievo dell’ormai affermato pittore rumeno Nelu Pascu, da cui apprende il potere del colore, l’energia della spatola, della materia, l’utilizzo di elementi decorativi, l’importanza dei toni e dei ritmi.
Fino ad oggi in 3 anni ha prodotto più di 600 tele anche se nemmeno lui ricorda precisamente il numero: “Non so, sicuramente siamo a 650 ma ormai non le conto più, però conservo le foto di più di metà di esse. Non è la quantità che mi fa sentire bravo, la quantità è solo un dato di fatto, che fa capire che ho voglia di fare, di sperimentare ed acquisire tecnica, che ci metto impegno e non è un semplice passatempo”. Egli stesso ammette -non nascondendo un minimo di fastidio- che gli capita di dover rispondere sempre le stesse domande: “Quanti sono?”, “Quanti ne hai fatti”, “Ma dai!!, “Davvero!!, “E dove li tieni!?”, “cos’è che ti spinge…?”, “Perché così tanti?”. Domande che per l’artista son diventate odiose e scontate. “Mi stupisce meno che domande simili mi vengano poste dall’estraneo, dall’ignorante che da chi si professa pittore, ma quelle domande e quei commenti li fa lo stesso…La domanda intelligente dovrebbe essere perché ne hai fatte così tante e a cui io risponderei… perché della pittura ne sono drogato…”. Allora una volta per tutte fughiamo questi dubbi. Come detto in tre anni le opere di Zaggia sono oltre 600, ma non è un dato preciso in quanto egli per scelta ammette di non volerli più contare, perché ormai tenere il conto lo fa star male, gli fa provare un senso di angoscia. Tutte queste opere sono in giro per Padova, Belluno, Venezia, Firenze, Milano, nelle case di chi ha avuto modo di apprezzare il suo stile, di chi vedendoli esposti ha provato emozioni, di chi voleva spendere poco.
Secondo Zaggia per un pittore è molto importante vendere un’opera: “ Ti fa sentire apprezzato”. Diverso è quando uno – magari dopo una visione solo marginale di un quadro- esprime apprezzamenti. “La gente mente, la gente è educata, ma il vedere che qualcuno vuol possedere qualcosa che hai creato, ti fa sentire grande, ti fa sentire un Dio, hai creato e lui la vuole possedere…”.
Ha esposto le sue opere in alcuni locali della città del Santo. Una esposizione continua, con opere che variano, è sempre presente nel bar dove lavora in Corso Milano. Da ricordare l’esposizione del 2007 insieme ad Antonio Zicchina come “Gruppo Z” presso la Sede Comunale del Consiglio di quartiere Arcella.
Ha poi esposto come provocazione nei “bagni” durante Arte in Fiera Padova 2007 con una vera e propria irruzione, tra lo stupore generale, catalizzando anche l’attenzione di alcuni quotidiani locali.
Attualmente partecipa e cura un progetto di pittura e grafica con un gruppo. Porta avanti con Antonio Zicchina il Gruppo Zeta oltre a procedere come pittore indipendente.
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martedì 22 gennaio 2008
ore 23:07 (categoria:
"Vita Quotidiana")
Quadri??????
Per chi volesse curiosare, se mai qualche opera pia visitasse sto sfigato blog, potete andare a sti due indirizzi, dove sono presenti parecchie foto dei quadri e mie e informazioni varie:
http://www.myspace.com/zaggia_paolo
oppure per vedere i video che metto su youtube:
http://it.youtube.com/watch?v=2g0qEj4cpRo
oppure via mail a pazaggia@tiscali.it
oppure su msn pazaggia@tiscali.it
Grazzzzziiiiieeeeee
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martedì 22 gennaio 2008
ore 22:59 (categoria:
"Vita Quotidiana")
Finalmente si re-inizia a dipingere
Eh eh, è già si ri-inizia a dipingere, quando era dal lontano 20 Dicembre che non mettevo mano al pennello.... Vuoi per le feste Natalizie, vuoi per la mancanza di voglia e di tempo, oggi mi sono rimesso con un buon risultato iniziale. Dopo sti quasi tre anni e 650 opere, astratte, figurative, con laiuto del maestro Flavio Zerbetto, con il tirocinio dal maestro Nelu Pascu, ho infarinato il mio vedere e gusto personale, ho applicato tutta la mia passione e piccola esperienza, con il risultato di una marea di opere controverse, incostanti e incasinate. Forse è per questo che ho avuto bisogno di una pausa...... RIFLESSIONE........ Ho finalmente buttato giù le idee, ho cercato una strada che possa darmi uninizio su cui veramente poter iniziare e sperimentare e queste due opere di oggi, dimostrano che qualcosa cè e sta venendo fuori. La riflessione è stata dovuta poi alle critiche ricevute. Spesso mi viene detto, ma qui hai copiato da.... Ma da chi???? Grandi maestri come Van Gogh per non citarne centinaia hanno iniziato a copiare opere di grandi artisti, per riuscire a capire il perchè essi facevano questo e il perchè quel colore, qualera la loro strada, ma oggi gli ignoranti nascono artisti e critici darte, sempre pronti a voler dire la loro.... tutti a dare un parere, come diceva il mio mentore e "Socio" del neonato gruppo zeta, i nostri quadri o piacciono o si ignorino, chi vi ha chiesto cosa... Non ho pretese.... Ma che copio no.... Io ho cercato di assimilare, di apprendere modificando magari spunti presi da atri... LA RICERCA.... Come fate a dire che il nero è copiato dal marrone.... che un cerchio è copiato da un triangolo... che un Zaggia è copiato da un Burri.... Hahahahahahahahhah Io faccio quello che voglio e quello che mi piace.... Io ho fatto e son riuscito a vendere persino la Merda, perchè forse è piaciuta, forse perchè sono simpatico, ma nessuno di chi ha comperato hai mai fatto paragoni... Comprano perchè provano uno stato danimo, perchè magari arreda, ma tra la gente che ha comperato cè chi ha dei Vedova, Schifano, Rabarama, Kostabi, e credo che un po di gusto ce labbiano no???? Non possiamo dire che lo facciano per investire.... hahahahaha chi sarebbe il pazzo da investire sulla mia rara malattia della pittura.... Si perchè pittore a Padova ce ne sono a centinaia, ma per me la pittura è un virus, una malattia, una foga, una fissazione, una droga, un qualcosa che ti fa perdere tutto e fa si che esista solo lei.... E COME ANDARE AL BAGNO QUANDO TI SCAPPA... NON NE PUOI FARE A MENO.....
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mercoledì 21 novembre 2007
ore 19:18 (categoria:
"Vita Quotidiana")
Sabato 1 Dicembre Mostra Gruppo Zeta
Sabato 1 Dicembre in via Curzola zona SS.Trinità Arcella per intenderci, Presso la sala del consiglio di quartiere 2, dalle ore 19.00 Esposizione di quadri del Gruppo Zeta formato da io Paolo Zaggia e Antonio Zicchina... Più o meno esporrò una trentina di quadri e altrettanti Antonio... Ci sarà una presentazione con buffet e sarà aperta fino alle ore 22.30... Insomma se non avete un cactus da fare.... A Ps dura solo quella sera!!! Un anteprima di 3 quadri che tanto qualcuno li avrà visti.... Erano al bar Dieci (TEN) in piazza del Carmine!!!


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mercoledì 21 novembre 2007
ore 19:09 (categoria:
"Vita Quotidiana")
Mercoledì 7 Novembre Arte Fiera Padova
Allora cosè successo... Da giorni si scherzava con chi ha parecchi quadri miei.... Mi prendevano in giro... Giallo Pipì... Quadri di merd... Dove vuoi che appenda il prossimo??? E a questultima domanda risposi... IN BAGNO. Si... A casa mia in bagno ho 5 quadri.. Secondo me è un posto sottovalutato... A volte ti siedi li e leggi... Ma perchè non unire lutile al dilettevole e esporre in bagno in fiera... Ci si fa notare, si ride e si allevia la triste pisciatina dei galleristi.... Beh... Accontentati... Siamo entrati in 4 con 6 quadri a testa.. ed ecco che ne è venuto fuori!!!
 Articolo In prima Pagina sul Gazzettino
 Articolo su Il Padova
PS.... CERCATE PAOLO ZAGGIA O MOSTRA CLANDESTINA SU YOUTUBE... HO CARICATO IL VIDEO NEL MENTRE LA FACEVAMO... HAHAHAHAHHAAHHA
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lunedì 12 marzo 2007
ore 22:25 (categoria:
"Lavoro")
Continuando con I Tipi Famosi

Sto qua gavì capio che se uno de quei che i fa spantassare dae risade!!!

Questo vardeo ben che rassa de teston chel ga!!!!!


Ok, basta par stasera de cojonade.... Continuarò doman!!! Doman continuemo coi cantanti. Certo che Momo di sicuro avrà foto più numerose e prestigiose, vedi quella con vasco, ma un po alla volta tirerò anchio fuori delle chicche!!!!
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lunedì 12 marzo 2007
ore 00:01 (categoria:
"Vita Quotidiana")
E Questo el Saria el Pittore!!!

Questo saria il pittore Zaggia co Amir, savì che l’egissian che canta musica hi-ho pi-po boh.... Dai queo che canta Simi simi, muoviti a tempo.

E parlando de Hip-Hop o conossì sens’altro sto picoeto che spacca cantando in diaeto veneto!!! El vien ogni tanto nel bar dove che lavoro parchè el ga l’avvocato che gà el studio la de fianco eora ogni tanto el vien dal tipo pa farse paracueare... Forsa Medrano!!!!

Questo invesse el xe queo che faseva chei featuring co Neffa prima che fasesse, digo el Neffa, chea musica pai reccioni!!!

Questo invesse se el ciccion che ga fatto e basi te se pai.... Sottotono.... Queo che desso fa par Fabri queo che parla sempre de figa casso e altro!!!
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domenica 11 marzo 2007
ore 23:50 (categoria:
"Vita Quotidiana")
Oro o Rame

LOro, Il valore, lessenza di purezza, la misticità.... Ma Zio Ganea! Non Podria essere unquadro de oro vero invese che de jesso!!!!

Il Rame fin dai primi tempi, usato in vari settori, una lamina, un progetto... Me non ea usava pa fare e pignatte che pò ghe serviva pa preparare ea poenta
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venerdì 9 marzo 2007
ore 23:54 (categoria:
"Vita Quotidiana")
Sempre Vecchi Quadri


 E Questa faccia da Mona sono Io!!!!
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