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Scopo del mio Blog non è solo quello di parlare di me stessa e di quello che mi piace, ma anche quello di diffondere una mia grandissima passione:il palio di Siena...ed in particolare la mia contrada (il NICCHIO)!
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lunedì 25 gennaio 2010
ore 15:00 (categoria:
"Vita Quotidiana")
hola!
ma quanto tempo è passato dallultima volta che mi sono connessa????? come state voi bloggisti? besos
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I COMMENTI (1)
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giovedì 23 giugno 2005
ore 17:47 (categoria:
"Lavoro")
EVVIVA
HO PASSATO LO SCRITTO E L'ORALE DELL'ESAME DI STATO
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I COMMENTI (4)
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venerdì 4 marzo 2005
ore 17:10 (categoria:
"Viaggi")
finalmente ho prenotato il mio viaggio:maldive
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venerdì 25 febbraio 2005
ore 16:21 (categoria:
"Vita Quotidiana")
sono triste!!!!!
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giovedì 24 febbraio 2005
ore 11:06 (categoria:
"Vita Quotidiana")
grazie
grazie kiky sei la mia 1400esima visitatrice!
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mercoledì 23 febbraio 2005
ore 12:39 (categoria:
"Vita Quotidiana")
il futuro cane del mio ex
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mercoledì 23 febbraio 2005
ore 12:01 (categoria:
"Vita Quotidiana")
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mercoledì 16 febbraio 2005
ore 16:49 (categoria:
"Vita Quotidiana")
il Palio di Siena-55°puntata
...(continua)la nobile contrada del Nicchio Gestione diretta o gestione indiretta : questo è il dilemma
Agli inizi - forse - gestire Il servizio della Pania era stato relativamente facile. Ma quando la società cominciò ad assumere una dimensione più vasta e le sue attività a farsi più complesse e la frequentazione, pertanto, a intensificarsi non fu più molto agevole trovare chi fosse disposto a sobbarcarsi, sera dopo sera, l’incarico di aprire, gestire Il servizio al bar, garantire la pulizia del locale e quant'altro. Un po' per volta, i contradaioli cominciarono a declinare l'invito a rendersi disponibIli per far parte del consiglio (che automaticamente implicava l'obbligo a farsi carico di quanto sopra). Qualcuno ventilò L’idea che si potesse appaltare il servizio del bar ad un gestore esterno, ricavandone il regolare affitto. Si era all'inizio degli anni Sessanta, quando si cominciarono a sentire in giro le prime voci in merito. voci che, detto per inciso, non mancarono di sollevare subito un vespaio di polemiche soprattutto in quanti vedevano in questa scelta uno snaturamento degli scopi volontaristici originari della Pania. Nel 1960, addirittura, il presidente appena eletto Malatesta, nel suo discorso di insediamento Il 25 aprIle di quell'anno, rimproverò aspramente quanti avevano tatto circolare tale ipotesi, bollandola come argomento in grado di seminare discordia. Malatesta spezzava una lancia decisa contro L’ipotesi di gestione indiretta, considerandola uno sbaglio in quanto, diceva, "L’utile alla contrada lo si porta e lo si porterà sempre solo se saremo capaci di mantenere la nostra organizzazione come è attualmente". Tuttavia, il neo eletto presidente, lasciava aperto uno spiraglio possibIlista sottolineando che, anche qualora si fosse realmente ravvisata la necessità di sperimentare una nuova forma di gestione, a questa ci si sarebbe dovuti avvicinare gradatamente e dopo attente riflessioni. Ma l’invito nobile a mantenere lo spirito originario con il quale la Pania era nata non poteva bastare a risolvere i problemi. Si continuò a discutere negli anni successivi fin quando si arrivò al redde rationem: Il 25 febbraio del 1965, di fronte alla constatazione della impossibIlità a formare la lista elettorale per il nuovo consiglio (permanendo la riottosità dei contradaioli consultati ad assumersi in prima persona un compito così impegnativo), fu chiesto a tutti i membri del consiglio uscente di esprimersi per appello nominale. In non pochi continuarono a difendere a spada tratta L’ipotesi di gestione diretta da parte dei contradaioli: si pronunciarono in tal senso Adige Bartalozzi, Paolo Maccherini, GIlberto Giannini, Roberto Capannoli, Sergio Vanni, Alfredo Saracini, SIlvio Griccioli, Brunetto Rossi, Guido Cresti, Walter Poggi, Remo Vanni e Luigi Capannoli. In tutto, dodici persone. Gli altri presero realisticamente atto della situazione di impasse (ma molti fecero mettere a verbale la loro amarezza nel doverlo fare) e si pronunciarono per la gestione indiretta: Alberto Corradeschi, Arturo Malatesta (che, dato lo stato delle cose, aveva dovuto recedere da quanto sostenuto in merito quattro anni prima), Osvaldo Mori, Osvaldo Susini, Alessandro Capitani, Sirio Susini, Salvatore Bini, Benito Giachetti, Dino Giachetti, Enzo Marzocchi, Victorugo Poggi, Nello Franchi, Agenore Pistolesi, Enrico Valacchi, Italo Migliorini, Lilio Rosi, e Mario Maccherini. In tutto, diciassette. Arturo Poggi e Paolo Marzocchi si astennero. Gli "indirettisti" avevano vinto, ma la scelta con la quale si chiuse la serata fu improntata a grande senso di saggezza e di responsabIlità. Furono create due commissioni di studio. La prima era composta da consiglieri che continuavano a preferire la gestione diretta: ad essa veniva demandato Il compito di esperire le vie per poter continuare come in passato, e le veniva da subito conferito Il potere - qualora avesse avuto successo nell'indagine - di trasformarsi ipso facto in commissione elettorale per stIlare la lista del futuro consiglio. La seconda commissione, formata da quanti si erano pronunciati per la gestione indiretta, doveva studiare tempi e modi per dare attuazione alla scelta. Le due commissioni presentarono i loro lavori Il successivo 10 marzo. Fu chiaro che la strada della gestione indiretta era L’unica percorribIle, nonostante i generosi sforzi di coinvolgere i contradaioli nell'impegno fatti dai commissari incaricati e nonostante L’opera di sensibIlizzazione svolta, come si specificò quella sera, da Walter Poggi e GiIberto Giannini, giovani e pertanto "assai vicini alle giovani leve". Si scelse L’altra strada: un canone mensile da riscuotere dal gestore; l'incasso dei biliardi a suo appannaggio; pulizia e spese di Illuminazione e manutenzione delle macchine a suo carico. Parve un buon affare. Si andò dunque alla gestione affidata a Lido Lorenzetti, gestore di un locale a Poggibonsi, che per un canone mensIle di 60.000 lire cominciò ad assicurare, dal 1965, la gestione della Pania (anche se a qualcuno ingenerava sospetto l’affidamento della società del Nicchio ad una persona che si riteneva di fede ocaiola, come si fece notare in uno dei consigli immediatamente precedenti all'affidamento). Ma l ’esperimento andò, e, si direbbe, con buona soddisfazione. Nel 1966 il bar fu affidato a Pietro Brogi per un breve periodo, prima di passare a quello che fu il gestore di più lunga durata: Vittorino, che il ben noto incidente fra i canapi aveva ormai tagliato fuori dal mondo del Palio. L'ex fantino del Nicchio mantenne la gestione fino al 1974, e per lui fu fatto un trattamento di favore: in considerazione di chi era il personaggio e del legame che aveva con la contrada, il canone di affitto mensIle fu abbassato così sensibIlmente da risultare poco più che simbolico. Poi, nel 1974, L’ultimo affidamento a Renzo Bellini. E lì si finì. Ci si rese conto che l’esperimento non era stato poi così felice in termini economici. Forse non mancò un rimpianto per la Pania gestita dai contradaioli che l’avevano fondata o, quanto meno, dai loro figli. E si ritornò all'antico. Ma verso la società, ora, era maturata una nuova affezione; giovani leve si stavano sempre di più avvicinando a questo che non era più come all'origine, un "tempio degli uomini maturi" dal quale i "moccoloni" erano tenuti a debita distanza. La casa di tutti i Nicchiaioli era davvero da tempo la casa dei Nicchiaioli di tutte le età. Dopo le presidenze di Mario Maccherini, di nuovo Alberto Corradeschi, e di Giulio Capitani, nel 1968 presidente era stato eletto SIlvio Griccioli, Il più giovane che fosse mai stato scelto finora per questa responsabIlità. Egli stesso era l’espressione in carne, baffi e ossa di una nuova pagina che si apriva nella storia di questo sodalizio...(continua)
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mercoledì 16 febbraio 2005
ore 12:39 (categoria:
"Viaggi")
aiutooooooooooo
ho deciso di fare un viaggio...dal 21 al 30 marzo...ma dove andare...si accettanno suggerimenti...dimenticavo voglio sole, mare, caldo e tanto relax!!!!
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I COMMENTI (2)
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venerdì 11 febbraio 2005
ore 12:12 (categoria:
"Vita Quotidiana")
AMICI.... E LE "PACCHE SULLA SPALLA"....
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