(questo BLOG è stato visitato 6354 volte)
ULTIMI 10 VISITATORI:
ospite, ospite, ospite, ospite, ospite, ospite, ospite, ospite, ospite, ospite
[ ELENCO ULTIMI COMMENTI RICEVUTI ]
martedì 7 luglio 2009 - ore 20:44
21 CRAZY TRIP
(categoria: " Riflessioni ")
Sono arrivata a 21 anni…
Il compleanno per alcuni è una festa, per altri una tragedia, per altri ancora un giorno come un altro. Dipende da persona a persona, ma anche da anno ad anno.
Per me questo è un compleanno RIFLESSIVO. Vorrei tirar le somme di ciò che è stata la mia vita fino ad ora.
Ho 21 anni.
Non ho un lavoro.
Non studio.
Non ho ambizioni per il mio futuro.
Ho passato i miei primi anni a sognare di vivere, chiusa nella mia stanza..nella mia mente…dove poi mi son persa.
Mi son svegliata.. ed è stato il vuoto. Un vuoto pieno di sofferenza, pieno di mancanze, di cose non fatte, di momenti peri, ma soprattutto di emozioni non provate.
Un vuoto pieno da scoppiare insomma.
Vedo la mia vita.
Era un castello di carte. Ognuna era posizionata con cura per farmi sembrare felice agli occhi… a tutti gli occhi… specialmente ai miei.
MALEDETTA ARIA!
O non ce n’è nemmeno per respirare… o è troppa.. troppo forte! Mi porta via.. tutto.
Un tifone proveniente da non so dove, da non so cosa, forse da dentro le mura..ha indebolito la struttura fino a farla sembrare una baracca.
Ma come si dice? “Casa mia, casa mia, per piccina che tu sia, resti sempre casa mia”.
Per me era ancora un palazzo.
Cosa importa ciò che vedono gli altri?! Ormai più nulla…
Calcoli… ricordo tanti calcoli in quel periodo!
Tante ore passate tra i numeri senza sapere che stavo pianificando la mia futura fragilità, la debolezza che mi avrebbe sopraffatta appena avessi smesso.
Tra addizioni e sottrazioni il risultato non è certo stato positivo.
Una dopo l’altra le carte son andate giù e senza che me ne rendessi conto ne è rimasta solo una. L’asso. La solitudine, l’unità persa.
Era un asso nero naturalmente, ma le gocce salate l’han sbiadito.
Acqua… quanta negli ultimi anni! Fiumi salati che sgorgano ovunque, in qualsiasi spazio si tempo, impetuosi, si son rotte di colpo tutte le dighe ed anche gli argini perdono la loro forma, il loro senso, il loro motivo… fino a prosciugarsi. Fino a sparire in questa aridità di emozioni.
Come le carte.
Ti ho scoperto sovversivo asso solitario..sei stato tu! Ammettilo.. hai soffiato così forte da buttar giù tutto, da allontanare tutti… TUTTI! A cosa pensavi?! Cosa credevi di ottenere?! E’ inutile che adesso che sei li malconcio provi a ricostruire… riavvicinare.. Non puoi. NON POSSO!
So che vorresti tornare indietro.. cambiare.. o svanire...
Forse non te ne sei accorto, ma lo hai già fatto. Forse non ci sei più. Ti sei annullato.
Ma gli anni passano… ed è avvenuta una trasformazione da pietoso asso solitario a punto di domanda. Per troppe frasi..per nessuna.
Un punto di domanda che vaga in una pagina ormai vuota… che vorrebbe essere vuota… ma i segni delle cancellatura sono come solchi. Allora o continui a cancellare e ti rassegni a ricalcare., a scavare tra quelle frasi quasi dimenticate.
Tante domande e poche risposte negli ultimi di questi 21 anni.
Se dovessi finire qui il mio percorso e dovessi estrapolarne i lati positivi, non avrei dubbi: due amici fantastici che han sicuramente protetto quell’asso dall’ultima folata di vento, che han permesso ai fiumi di lacrime di rigare un viso felice a volte, che ora forse mi conoscono più di me.
Altri amici importanti, pochi e lontani, ma buoni. Scelti non con la ragione, ma con grande fortuna. Alcuni persi o quasi nel crollo del castello, ma che un posto dentro di me lo mantengon sempre.
Da pochissimo son arrivate altre poche persone..le vedo tutte le settimane… le ho conosciute per caso… per sfortuna di tutte noi.. ma che ora stan diventando sempre più importanti.
Mia madre, persona speciale che ha saputo essermi amica e sopportare lo tsunami che travolgendo la mia vita ha impietosamente sconvolto anche la sua. Un nido d’amore forte come una roccia che continua a farsi scalfire anche da me pur di proteggermi.
I miei fratellini… avuti per troppo poco, ma entrati dentro di me fino in fondo. Li ho persi. Anche loro. Parti di me, carte fondamentali che sapevo sarebbero state di passaggio, in teoria dei Jolly, ma non sapevo quanto si sarebbero portate via, quanto fossero insostituibili.
Non mi ero resa conto che forse qualche piccola parte buona c’era in me e che una per volta se ne son andate con loro. Un pezzo dopo l’altro si è strappato dallo stomaco. So che il cuore sarebbe più poetico, ma è li che sento ancora le fitte di quella privazione.
C’è la mia principessa Sabrina, che non se ne andrà come gli altri… ed è una continua gioia mista a dolore volerle così tanto bene ed essere così impotente.
Ho avuto due storie importanti. Brevi..d’amore non lo so… ma importanti di sicuro. Ed un’interminabile e forse mai terminata storia di affetto inspiegabile che non ho mai saputo o voluto definire. Non sposso dire che questa non abbia aiutato il vento e l’acqua a buttar giù le mie certezze, la mia esistenza, ma sento di doverla comunque annotare tra le cose positive.
Minou, che non è solo una splendida micetta, ma una compagna di vita cresciuta con me negli ultimi 15 anni e che riesce a trasmettermi il suo affetto così semplicemente da essere disarmante… non posso non ritenere anche lei parte di me.
La coscienza sociale… o l’attivismo… insomma…. la voglia di lottare per un mondo migliore… che mi è venuta ora che qualsiasi altra voglia è scomparsa.
C’è M. Il mio psicologo. Che sa ormai tutto di me probabilmente.. e che non invidio per niente dato che deve sopportarmi e anche cercare di aiutarmi! Ma al quale mi son affezionata. Non nel senso più comune di transfert… ma semplicemente come persona importante nella mia vita, che stimo, e di cui apprezzo il tetativo di aiuto e la personalità.
Poi c’è Vasco!!!! Che senza farlo apposta mi ha regalato emozioni stupende, mi ha permesso di conoscere i miei amici, mi ha preso per mano durante il tifone e a volte mi ha permesso di piangere anche quando di lacrime non ce n’erano più. Mi ha dato forza, vita, amore… e chissà cos’altro.
Ho 21 anni e mi sembra di aver già vissuto la mia vita, ma di esser nata ieri.
Non ho aspettative, non so ciò che verrà, a volte mi ritrovo a sperare… ma poi temo di riiniziare a sognare di vivere… e non voglio… Voglio vivere… oppure no… ma basta con tutte queste stupide vie di mezzo che son state la mia esistenza.
Non sopporterei un altro risveglio.
LEGGI I COMMENTI (1)
PERMALINK