Un altro anno è finito…solitamente, mi portano bene gli anni dispari, mentre quelli pari sono sempre forieri di cambiamenti e colpi di scena quasi mai positivi, per cui approccio, guardinga, questo 2014 appena iniziato…e scrivo, in questo primo pigro giorno dell’anno, una riflessione sui 365 giorni trascorsi…
L’anno che si è concluso, il 2013, era partito male, decisamente male: mi sentivo rifiutata, anzi, sono stata rifiutata per la donna che sono, soprattutto per il mio essere non convenzionale ed eccentrica… I primi mesi del vecchio anno li ho passati a rimuginare su me stessa, sentendomi spesso e volentieri sbagliata e comportandomi in una maniera che, a pensarci ora, mi fa dubitare del mio raziocinio. Poi, perché si sa che il Fato a volte si accanisce con ferocia, mi sono ritrovata a vivere una situazione che mai pensavo mi sarebbe capitata, perché non mi è mai successo di sottovalutare così tanto la cattiveria e la bassezza di una persona. Alla fine, però, riflettendo su me stessa e grazie al sostegno dei miei amici, quelli veri, ho capito che non sono sbagliata io, che un periodo nero può capitare a tutti e che può succedere di imbattersi in persone pessime: chi veramente ci vuole bene e ci stima, si comporta in maniera limpida, con correttezza, essendo sempre uguale a se stesso, senza maschere. Ho avuto vicino chi mi ha fatto capire che l’importante è stare bene con me stessa, chi è stato partecipe delle mie passioni, comprendendo le mie attitudini, chi mi ascoltato veramente…e poi, da metà anno, la ruota ha cominciato a girare per il verso giusto e, in pratica, tutto è cambiato…in meglio.
La vita appartiene ai viventi, e chi vive deve essere preparato ai cambiamenti. [J. W. Von Goethe]
Mi sento, in questo ennesimo Inizio di fare alcuni ringraziamenti… Ringrazio chi per me c’è da sempre, cioè la mia Famiglia…ringrazio Te, che da 4 mesi in qua mi sei accanto e che mi fai sentire speciale…ringrazio i miei Amici, quelli d’infanzia, quelli consolidati e quelli riscoperti o nuovi, che mi accettano senza se e senza ma per quella che sono…ringrazio chi non fa più parte della mia vita, perché comunque, in un modo o nell’altro, che le nostre strade si siano incrociate è comunque servito a farmi capire con chi voglio condividere il mio cammino, a chi non voglio assomigliare e con chi nulla voglio condividere...ringrazio chi mi ha dato l’opportunità di capire cosa veramente voglio fare nella vita e che mi sta insegnando un mestiere, perché, anche se certezze non ne ho finora avute e forse mai veramente ne avrò, finalmente faccio un lavoro che mi piace ed amo… A tutti auguro un anno di cambiamenti, un anno di svolte positive, perché solo il mutamento dà senso alla vita.
Non si può discendere due volte nel medesimo fiume e non si può toccare due volte una sostanza mortale nel medesimo stato, ma a causa dell’impetuosità e della velocità del mutamento si disperde e si raccoglie, viene e va. [Eraclito]