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Fedele a questa schiera, morrò pecora nera

giovedì 18 settembre 2008 - ore 18:58

tradimento in corso
(categoria: " Vita Quotidiana ")

Latito perché al momento ho trovato una nuova droga mediatica: facebook. Non so dirvi quanto durerà l’infatuamento, per il momento mi piace quindi spritz lo trascuro un bel po’.

Ah, nel frattempo ho ricominciato col basket e sono proprio contento, anche se ho la carne greva tutta la settimana. E son tornato da una bella settimana in Tunisia, salvo poi prendere il colera a causa di 25° di sbalzo termico...

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mercoledì 3 settembre 2008 - ore 21:27

Al presidente del gruppo giornalisti colli Euganei
(categoria: " Vita Quotidiana ")

Egregio, mi impegno ad aggiornare più frequentemente codesto blog, compatibilmente con gli impegni di lavoro (oltre che sportivi)...sa, io ho un’occupazione che mi tiene via da casa x qualche oretta, non passo le giornate a scroccare pranzi a chilometri 0...io i chilometri (quasi 100) me li faccio in auto...

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martedì 2 settembre 2008 - ore 21:21

I soliti sospetti
(categoria: " Vita Quotidiana ")

Trasferte vietate x un anno ai napolecani... la solita ipocrisia di facciata italiana. L’anno scorso non dovevano andare a Genova (sponda Samp) ed erano in 3500. A Milano (Inter) passa 5000, un intero settore tutto occupato da loro (ci sono video a iosa su youtube). X la gente però, i napolecani a Milano non ci sono andati: trasferta vietata! Evidentemente l’Inter e la Samp hanno incassato qualche centomila euro vendendo biglietti ai fantasmi.

Ne approfitto x salutare tutti: sabato parto x una settimana in Tunisia...aerei permettendo. Besos

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domenica 10 agosto 2008 - ore 15:09

Pre ferragosto
(categoria: " Vita Quotidiana ")

Un qualsiasi sabato pre ferragosto, gli amici sono appena partiti x il mare, la morosa alla sera lavora e tu...vieni a ballare in Puglia? Nooo, vai all’Euganeo in compagnia di altri 791 appassionati/maniaci a vedere la coppa Italia contro una squadra di serie D che viene travolta 8-0, poi segui quel dannato di Fusar in un posto "trendy" dove tra uno spritz e una piadina ti becchi pure degli improperi da una velina bionda e una mora solo perché in passato hai fatto il tuo lavoro, che consisteva nel passare le giornate al telefono col dannato, infine torni a casa alle 2 cercando di eludere il tutor e i dannati vigili di Este.

Semel in anno licet insaniere, anche perché ’sta settimana, al last, sono in ferie pure io.

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giovedì 24 luglio 2008 - ore 23:04

X i miei 25 lettori (annuali)
(categoria: " Vita Quotidiana ")

So qua, so vivo e in discreta forma. Purtroppo sono invischiato in una brutta cosa che si chiama migration ma non riguarda gli uccelli bensì i sistemi informatici, quindi causa straordinari al lavoro non mi resta molto tempo x vivere. Se a ciò aggiungiamo che devo presidiare quotidianamente i siti della serie D x vedere se ripescano l’Este, capirete che il tempo è poco e scuserete la prolungata latitanza.

Agognando le ferie (mai successo prima che faccia il conto alla rovescia) e odiando sempre più l’inettitudine della giunta comunale atestina, un saluto dal cuore dell’ultimo (spero!) giovedì bianco da incubo x chi sta in centro.

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mercoledì 9 luglio 2008 - ore 22:51

Lloret de mort
(categoria: " Vita Quotidiana ")

Al di là della compassione x la morte di una giovanissima ragazza, io a Lloret de mar ci sono stato, due volte.

La prima, in quinta superiore, gita a dicembre, non c’era praticamente nessuno. E me ne sono innamorato lo stesso quando al 3 dicembre ho messo i piedi a bagno in mare.

La seconda, estate 2004, con 3 amici, tutti single, quindi condizione ideale x godere di tutti gli stravizi di questa Rimini spagnola. Bene, noi a Lloret siamo andati e siamo anche tornati sulle nostre gambe. La trasgressione + grande? Tornare in albergo (se così si poteva chiamare) alle 6 di mattina dopo aver ballato tutta la notte al Tropics, la disco + famosa, e fermarsi a mangiare un tost (strapieno di olio come tutta la cucina spagnola). Vorrei dire che praticamente non ci siamo neanche ubriacati..un po’ brilli di sicuro, ma in balla no. E ovviamente neanche a parlarne di droga. Eppure ad ogni angolo di strada la frase rituale era: "Ragazzi, fumo e bamba tutto a posto?".

Troppo bravi ragazzi noi? Può darsi e lo sto dimostrando in queste 2 settimane che sono a casa da solo causa vacanze dei genitori (scusate l’autoelogio ma qualcuno qua pensa che abbia ancora 12 anni e non sia in grado di badare a me stesso senza l’aiuto della nonna). Cmq no, all’epoca abbiamo comunque fatto le nostre. Però non abbiamo mai perso la testa, che è la cosa fondamentale in ogni sensazione, secondo me.

Per il resto, rispetto a come i media descrivono Lloret, prendete quel che dicono e dividete a metà. Ve la raccontano come una novella sodoma e gomorra, in realtà è la fotocopia di Rimini (anche come presenza di italiani), solo che costa la metà...

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lunedì 30 giugno 2008 - ore 22:40

Il mio sabato
(categoria: " Vita Quotidiana ")

Sottotitolo: cronaca di una giornata storta

- sveglia ore 9.15 (e già questo la dice lunga...)
- porto a stringere gli occhiali e l’ottico invece di farmeli subito come al solito mi dice di ripassare martedì e mi rimprovera perché al sabato mattina tutti prendono d’assalto la bottega (invece di essere contento...)
- vado a firmare il nuovo contratto in videoteca: 20 minuti per scrivere nome, cognome, indirizzo e dirmi dove devo firmare
- vado a Padova, trovo l’ufficio dei vigili della zona traffico limitato (scantinato di un condominio), pago 40 centesimi di parcheggio, entro e scopro che il server è rotto quindi non possono farmi niente. Chiedo se almeno la nuova targa è stata inserita nel sistema...mi fanno vedere un pacco di fax alto un metro: vede quello? è l’arretrato che abbiamo...
- torno a casa in autostrada, nella corsia opposta c’è un incidente, tutti escono a Monselice: 20 minuti per uscire dal casello.
- arrivo a Este alle 13.15 (tutto questo sotto un sole da 40°), vado in posta: "da oggi al sabato l’ufficio postale chiude alle 13".
- vado in piscina a Este e (probabilmente) dei bocia insulsi mi inculano una cuffia logora, vecchia di 10 anni e scucita, del valore di circa 5 centesimi
- nervoso, passaggi dal caldo al gelo del condizionatore e forse un bagno un po’ troppo anticipato rispetto al pranzo mi causano un mezzo distacco intestinale che in 20 minuti mi fa vomitare pranzo e cena (pane e prosciutto) e passare il sabato sera a letto con un mattone al posto dello stomaco.

Ieri, se non altro, il mal di stomaco è passato. Domani, si vedrà

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lunedì 23 giugno 2008 - ore 19:10

Ci piace l’eatate perché...
(categoria: " Vita Quotidiana ")

...possiamo mangiare in un giardino circondato da colli.
...è tempo di battaglie d’acqua.
...sole, piscina, mare (e code per arrivarci).
...le ferie sono sempre più vicine.
...di sera è bello passeggiare per le vie di Este.
...manichette corte e colletto alto, of course.
...campetto da basket.
...un gelato tira l’altro, un cocktail di frutta ancora di più.
...giardini estivi in disco.
...tra un po’ i miei vanno al mare e la casa piomberà in un meraviglioso silenzio.
...si sparano nomi a caso per il calciomercato.

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martedì 10 giugno 2008 - ore 19:50

Voglio Sky, voglio Caressa!!!!
(categoria: " Vita Quotidiana ")

Stavolta sposo in pieno le parole di Aldo Grasso sul Corriere: oltre alla pena dei giocatori, tocca anche subire le telecronache mummificanti di mamma Rai...

Se fossi un professore di economia, uno di quelli che studiano la rivoluzione tecnologica nel settore delle comunicazioni e la tv non solo come prodotto ma anche come modello di business, non mi lascerei sfuggire un solo istante degli Europei di calcio. Meglio, di come la Rai mette in scena questa manifestazione.

Perché c’è un singolare squilibrio fra investimenti e uomini, fra dinamiche concorrenziali e stagnazioni aziendali. In breve: la Rai ha speso qualcosa come 105 milioni di euro solo per l’acquisizione dei diritti tv e manda in campo Paola Ferrari (avete presente Paoletta Ferrari?), Enrico Varriale (avete presente Enrico Varriale?), Marino Bartoletti (avete presente le metafore di Marino Bartoletti?) e poi Amedeo Goria, Fabrizio Failla, Carlo Paris, Alessandro Forti e poi Bagni, Mazzola, il marito di Caterina Collovati, Dossena, Righetti e Carolina Morace, e poi Carlo Longhi e Daniele Tombolini.

Ho seguito le telecronache di Gianni Bezzi con Carolina Morace e di Stefano Bazzotto con Ubaldo Righetti (uno che viene da Roma Channel) e ho rischiato di addormentarmi, sopraffatto da una nenia tautologica. «Noi una squadra di telecronisti tifosi non ce l’avremo mai — ha difeso i suoi il direttore Massimo De Luca — la nostra è una scuola di ritmo e non di concitazione e di urla, ci rifacciamo a maestri come Nicolò Carosio, Nando Martellini e Bruno Pizzul». Scuola di ritmo? Maestri come Carosio (non ha mai capito la differenza tra radio e tv) o come i due onesti impiegati Martellini e Pizzul? Il calcio garantisce comunque un certo ascolto ma un investimento così consistente il Servizio pubblico lo dovrebbe fare solo per lanciare nuove tecnologie, potenziare il digitale terrestre, fare un salto nella transizione fra vecchi e nuovi modelli di tv. E invece la Rai sembra una tv locale di vent’anni fa, specie con la ritrovata coppia Ferrari-Bartoletti.

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giovedì 5 giugno 2008 - ore 18:17

S.P.Q.B.
(categoria: " Vita Quotidiana ")

Ovvero: sono pazzi questi bancari! Ma si può assegnare un neoassunto ad una filiale che dista 89 (ottantanove) chilometri dal suo domicilio?! E io che mi lamento x 46...

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