(questo BLOG è stato visitato 19744 volte)
ULTIMI 10 VISITATORI:
ospite,
ospite,
ospite,
ospite,
ospite,
ospite,
ospite,
ospite,
ospite,
ospite,
ULTIMI
10 messaggi (per leggere i precedenti naviga attraverso
il calendarietto qui a destra:
i giorni linkati sono quelli che contengono interventi )
giovedì 10 gennaio 2008
ore 16:09(categoria:
"Vita Quotidiana")
c’est la musique qui adoucit la vie
arrivo sempre un tantino in ritardo lo so... beh, buon anno a tutti... anche se ormai abbiamo già tranquillamente messo in disparte i giorni di festa. noi comunque si festeggia di continuo, di appuntamenti mondani e concerti questo inizio d’anno sembra abbondare. intanto un ringraziamento lo devo fare a chi proprio alla festa di capodanno ha diviso l’angusto spazio in consolle con me, rinnovando la consueta sfida uno contro uno a suon di musica, un’autentico inno all’amore, in pieno stile soundparchico caro checco, grazie ancora!!! intanto il 18 gennaio al Vinile ancora festa targata Lamette... per chi avesse voglia delle solite festanti piroette in pista... poi invece si comincerà a muoversi per tanti bei concertini, dopo aver messo nel comodino i due ticket preziosi per i concerti di giugno dei Radiohead... visto che per una volta abbiamo fatto gli sboroni e abbiamo optato per la doppietta! dicevamo... Raveonettes, Kula Shaker, Girls in Hawaii (finalmente da ste parti!!!), A Toys Orchestra e forse pure gli Smashing Pumpkins... per essere solo all’inizio non ci si può lamentare! Buon inizio anno sorridente a tutti
ARCHITECTURE IN HELSINKI "Hearth It Races"
And we’re slow to acknowledge the knots on the laces heart it races and we go back to where we moved out to the places heart it races i bought it in a can and stirred it with my finger singing boom-dadadadadadada boom-dadadada through it out the window and lately you’ve been tanned suspicious for the winter with your boom-dadadadadadada boom-dadadada legs like little splinters and we’re slow to acknowledge the knots in the laces heart it races and we go back to where we move out to the places heart it races i sold it to a man and threw him out that window he went boom-dadadadadadada boom-dadadada made his wife a widow heart it races alone everybody go Boom dadadadadadada boom dadadada
giovedì 20 dicembre 2007
ore 09:43(categoria:
"Vita Quotidiana")
Merry xmas
Noi festeggiamo così...
MARLENE KUNTZ "merry x-mas"
Parlami, ti prego, non andare no non penso di poterli reggere Prenditi il diritto di sorprenderti è proprio me che aiuti a non cadere qui Merry Christmas
Ho l’universo in fiamme che mi lacera le gambe rollano e non c’è da ridere Ho il cuore in gola ed è quasi Natale ma con tutta quella gente resto qua Merry Christmas
Parlami, parlami molto di quello che vuoi Chiedimi, chiedimi cento volte come mai Che fosse il dubbio di me se non mi trovo piu’? Ma non mi ridere e non mi trascinare, no NO!
COMMENTA
(0 commenti presenti)
- SEGNALA questo BLOG
lunedì 17 dicembre 2007
ore 17:05(categoria:
"Vita Quotidiana")
In my place
COMMENTA
(0 commenti presenti)
- SEGNALA questo BLOG
venerdì 14 dicembre 2007
ore 16:36(categoria:
"Vita Quotidiana")
Vitaveloce
Il 2007 è praticamente volato. Sempre troppe cose da aggiornare, sitiblogprofilinetworkemenatevarie. In parte mi pagano per farlo, quindi non dovrei troppo lamentarmi. Solo che sembra ci sia sempre meno tempo per fare tutto, sembra che stiano comprimendo le giornate che si accorciano sempre di più. Eravamo rimasti a Parigi e ai Radiohead. Parigi mozzafiato, poco da dire. Radiohead ok, biglietto in mano x il 18 giugno (grazie Momo!) solo che si sono inventati anche la seconda data per il giorno prima. Ho la tentazione di bissare. Magari mi faccio il regalo di Natale. Anche se lo so bene, prima devo pensare al regalo per una persona in particolare che se lo merita davvero. Intanto ci sono un sacco di feste di fine anno, aggiornamento veloce prima dei dettagli... a Natale SoundPark al completo allo Shindy di Bassano, nella tradizionale festa rock assieme a Max e ai suoi OJM ormai è il terzo Natale assieme. Tra consolle e palco un numero imprecisato di persone. Più siamo e meglio è... Capodanno? cugino Niki SoundPark sarà alla festa di Spritz.it allo Station... io alla Fucina Controvento a Mestre nella serata organizzata dal Wah Wah Club. Peace & Love, fate un buon weekend!
THE HIVES "Won’t be long"
No bright lights no big city went to my head so I wont stick around in this town No I’m getting out instead
cause I can’t find a thing and get it done raise my heart and ring my ears so I wont be stick around in this town that’s true
cause I won’t and I can’t and I don’t understand You’ve become what you hate, or you hate what you’ve become?
got me a ticket and I won’t be long cause I can’t go on and I gotta get gone got me a ticket and I won’t be long cause I can’t go on and I gotta get gone away
so I make my way through the quagmire who’s glorifying me? you’ve passed the ... in this city so if I may be excused
cause I won’t and I can’t and I don’t understand
You’ve become what you hate, or you hate what you’ve become?
got me a ticket and I won’t be long cause I can’t go on and I gotta get gone got me a ticket and I won’t be long cause I can’t go on and I gotta get gone away
well I won’t be around for the good times won’t be around for the bad and I won’t stick around in this town no I’m getting out instead
and I won’t and I can’t and I live cause I can and I won’t be back again
Well I got me a ticket and I won’t be long cause I can’t go on and I gotta get gone got me a ticket and I won’t be long cause I can’t go on and I gotta get gone away
and I gotta get gone away cos I gotta get gone away gotta get gone away
COMMENTA
(0 commenti presenti)
- SEGNALA questo BLOG
giovedì 29 novembre 2007
ore 16:47(categoria:
"Vita Quotidiana")
Tout simplement
Domani Paris, 18 giugno i Radiohead. Intanto va ben così.
RADIOHEAD "Sail to the moon"
I sucked the moon I spoke too soon And how much did it cost? I was dropped from moonbeams And sailed on shooting stars
Maybe youll Be president But know right from wrong Or in the flood Youll build an Ark And sail us to the moon Sail us to the moon Sail to the moon
COMMENTA
(0 commenti presenti)
- SEGNALA questo BLOG
lunedì 12 novembre 2007
ore 16:39(categoria:
"Vita Quotidiana")
How are things on the West Coast?
Settimana concertistica di tutto rispetto, domani Interpol e Blonde Redhead a Milano (che culo, uno dei miei gruppi preferiti che fa da spalla a un altro dei miei gruppi preferiti!) e domenica Bloc Party al mitico Vox di Nonantola. In mezzo ai due appuntamenti cè però la festa delle feste, tanti buoni motivi per divertirsi... compleanni, lauree, concerti, 4 dj, due sale e spritz a volontà, il resto ce lo mettete voi...
BLONDE REDHEAD "Misery is a butterfly"
Dearest Jane I should’ve known better But I couldn’t say hello, I didn’t know why But now I think, I think you were sad Yes you were, you were, you were
What I say, I say only to you Cause I love and I love only you Dearest Jane, I want to give you a dream That no one has given you
Remember when we found misery We watched her, watched her spread her wings And slowly fly around our room And she asked for your gentle mind
Misery is a butterfly Her heavy wings will warp your mind With her small ugly face And her long antenna And her black and pink heavy wings
Remember when we found misery We watched her, watched her spread her wings And slowly fly around our room And she asked for your gentle mind
mercoledì 31 ottobre 2007
ore 15:16(categoria:
"Vita Quotidiana")
Pioggie di petali
Non siamo nemmeno arrivati a metà settimana che già ci tocca ricominciare a fare festa, dopo due weekend decisamente intensi. Dalle 9 in poi di stasera la combriccola di dj dell’Alta Padovana sarà al Badia a rifocillarsi con cibo e bevande in attesa della lunga serata. Credo saremo in tanti. Se volete darci un salutino sapete dove trovarci, o a tavola a mangiare oppure nella consolle all’interno, il gabbiotto trasparente, giusto vicino all’entrata dei bagni. Se vi mettete in coda lì fateci ciao con la manina. Oppure no. Noi saremo comunque pronti con la musica. Un po’ in ritardo i ringraziamenti sparsi per la lunga e impegnativa giornata di sabato... a Birmy e Guera per l’ospitalità, gli ottimi panini e le mille birre, a Momo per aver condiviso una ridente consolle, a Roby C e alle sue feste perchè sono sempre innaffiate di buon vino, a Cinzia (e Cluny.) per i tempestivi Jack & Cola al Banale. A proposito, sabato non so a che ora abbiamo chiuso, complice anche l’ora legale (si dice sempre così). Mi ricordo solo di una Sonica cantata come non si faceva da tempo. Intanto venerdi ospite all’Unwound con Mist nella consueta serata della Rockscene padovana, non so cosa succederà ma ci divertiremo, io e lui di sicuro. Se vi aggiungete anche voi saremo ancora più contenti. Buon Halloween intanto, ovunque andiate.
Foto di classe con i miei ex compagni di corso, ecco a cosa serve una laurea al giorno d’oggi
MARLENE KUNTZ "Trasudamerica"
Ho sempre quella foto d’epoca dei quattro suonatori con il sombrero; il mulo che trasuda America, la sacca con la mia fortuna ed un cero. Ricordi Federica i tuoi sandali e i grossi piedi disegnati di nero? Mi mancano le piogge di petali il Dio-amore e tutto il resto davvero! Trasudamerica
Spesso vorrei la magia di quegli odori che ci univano al cielo Oh non temo la nostalgia anche se sento di essere sempre più il solo Trasudamerica
martedì 23 ottobre 2007
ore 00:46(categoria:
"Vita Quotidiana")
Fly brother fly
weekend passato con la spensieratezza del ventenne. posso tornare un po’ in erasmus? solo un po’ dai... venerdi dancefloor felicissimo al vinile, grazie a checco & friends, mi sa che il 16 novembre tiriamo giù qualche muro. anche il banale - comme d’habitude - sempre piacevolmente caliente, chiedete agli spagnoli. domenica poi il trittico meraviglioso: partita al mattino, ombralonga al pomeriggio e kula shaker a ravenna la sera. nel mezzo un sacco di scene indescrivibili. bicchieri che volano, gente collassata, canti collettivi e balli di gruppo. strade infinite in mezzo alla campagna romagnola e finalmente un concerto coi controcoglioni. poco altro da dire. grazie a chi c’era. da mattina fino a sera. ah stasera, o domani, martedi sera insomma... dj set SoundPark in versione infrasettimanale sempre al Banale... prevista miscelanea sbilenca, obliqua ma abbastanza felice...
KULA SHAKER "Into The Deep"
Into the deep, the long forgotten sleep You can feel that your eyes are shut closely now. Where do you go, there’s no-one that can know As you lie you can try to be happy now.
Fly brother fly, May you feel your love tonight, Fly brother fly, Well I hope you meet your maker.
Enter your heart, and never let it part Yesterday was a lie so be happy now. When all you can feel is what you take as real Come alive, realise it’s a feeling.
Fly brother fly, May you feel your love tonight, Fly brother fly, Well I hope you meet your maker.
I know, the time has come to let you go Time to sleep, to sleep.
Fly brother fly, May you feel your love tonight, Fly brother fly, Well I hope you meet your maker.
venerdì 19 ottobre 2007
ore 16:26(categoria:
"Vita Quotidiana")
Come d’autunno
Sugli alberi le foglie. Citazione scontata quella del titolo, tanto che mi sono accorto che l’avevo addirittura già usata. Però le foglie cadono e fanno sempre un certo che, anche per il loro colore. Ci stanno annunciando freddi polari anche se per ora il sole riscalda un pochino le ossa. Ottobre è un piccolo mese di certezze, a metà tra i ricordi sbiaditi dell’estate e i geli invernali. Comincia la prima nebbia, tiriamo fuori le robe pesanti e così via. Però a Ottobre c’è pur sempre Banale che riapre. Cheppalle direte. Però le tradizioni sono rassicuranti sotto certi punti di vista. Quest’anno poi ci stiamo stranamente divertendo più del solito, anche se dopo tante stagioni lì facciamo ancora fatica a capire i contorni di quel posto. Meglio cosi, c’è sempre un po’ di sorpresa. Martedì sera inoltre, nell’insolita veste di dj infrasettimanali, ci siamo ritrovati con la consolle spostata in mezzo alla pista. Questa proprio ci mancava. Ma la sensazione è stata piacevole. Per i sabato sera invece credo proprio ci rimetteremo con le spalle al muro, abbiamo bisogno di essere un tantino più riparati. E mi ha fatto sorridere pensare invece quando all’esordio in quel posto eravamo in alto sopra a tutti e lontani dalla folla, quando per bere bisognava urlare giù alla barista e ci voleva chiederci una canzone doveva davvero volerla intensamente, visto che doveva arrampicarsi fin su. C’è stata la piacevole parentesi della consolle, alla fine del bancone del bar, quando ancora occupava la parte centrale della sala. Non una posizione ottimale per “suonare” ma era divertente la gente che si ubriacava davanti a te, non riuscendo a rinunciare a fare lo stesso per puro spirito di emulazione. Fortuna che quell’anno ero in Francia, anche se li non ci siamo molto risparmiati con i drink. Ecco, l’unico Ottobre senza certezze è stato proprio quello, alla scoperta di un posto e di una vita completamente nuove e sconosciute. Non vi tedio oltre con queste vecchie storie. Ottobre ora vuol dire infatti Ombralonga e poi sarà la Fiera di Cittadella, due appuntamenti di folklore, come tanti ce ne sono in giro, speciali a loro modo, almeno per me. Domenica intanto tentiamo un discreto tour de force, oltre agli impegni sportivi la mattina e a quelli enologici il pomeriggio, la serata proseguirà con un meraviglioso momento so ’90, proprio come amo io, tornano i Kula Shaker… a inaugurare la stagione concertistica… poi anche novembre sarà un mese discreto… Bloc Party, Interpol (Blonde Redhead a supporto!) e Editors in sequenza quasi come l’irripetibile novembre 2005 dove il New Age ha sparato uno dopo l’altro Black Rebel, Kaiser Chiefs, Maximo Park e Bloc Party. Bei tempi. Intanto ci sono Radiohead a illuminare. Scriverei troppo. Per ora taccio e mi godo la loro ennesima meraviglia. Non ho interesse a dire a tutti che è un disco bellissimo e che bisogna ascoltarlo. Anche perché non sarebbe vero. De gustibus intendo. Non ho interesse nemmeno a sentirmi dire che tanto non si sa più cosa fanno e cosa vogliono. Ho pagato un pound tutta questa meraviglia. Coi soldi avanzati tutti a bere domenica. Olè.
Foto di repertorio, il mio caro amico Cheng, passaporto francese ma chiare origini cinesi, cresciuto a Parigi e ora al lavoro a Shanghai, conosciuto durante il nostro soggiorno a Nantes e già noto ballerino dei dancefloor padovani. Nell’occasione immortalato all’Ombralonga 2006, scopre l’ultima bellezza del nostro amato paese, il musetto. C’est la vie.
KULA SHAKER "Govinda" (live version)
RADIOHEAD "Weird Fishes/Arpeggi"
In the deepest ocean The bottom of the sea Your eyes They turn me Why should I stay here? Why should I stay?
I’d be crazy not to follow Follow where you lead Your eyes They turn me
Turn me on to phantoms I follow to the edge of the earth And fall off Everybody leaves If they get the chance And this is my chance
I get eaten by the worms Weird fishes Get picked over by the worms Weird fishes Weird fishes Weird fishes
I’ll hit the bottom Hit the bottom and escape Escape
I’ll hit the bottom Hit the bottom and escape Escape
COMMENTA
(0 commenti presenti)
- SEGNALA questo BLOG
lunedì 1 ottobre 2007
ore 17:47(categoria:
"Vita Quotidiana")
Par-delà, les nuages...
Mi sembrava ci fosse qualcosa di strano in questa data. Aldilà del fatto che è finito settembre, che resta sempre e comunque un mese particolare, il primo ottobre si celebra il trito e ritrito anniversario dell’approdo in terra francese, il mio primo giorno di Erasmus, il primo giorno di una nuova vita. Una vita un po’ assurda a dirla tutta. Il risveglio alla stazione di Parigi, dopo una notte tormentata in treno è stato qualcosa di surreale, arrivo a Bercy e ripartenza a Montparnasse in direzione Nantes. Un viaggio nel viaggio e ricordo come fosse ieri i volti e le voci delle persone che ho incontrato durante quei due viaggi: nell’ordine una coppietta no global da Lille, un artista squattrinato, una signora triste. Mi avevano fatto i complimenti per la lingua ma in verità erano solo frasi di circostanza. L’arrivo a Nantes è stato ancor più strano, provate a immaginare un luogo circa mille volte e poi trovarvene davanti uno completamente diverso. Chiamo un taxi, indico l’indirizzo dello studentato, l’autista parte per mille viette, passiamo sopra il Ponte di Motte Rouge che scavalca l’Erdre, uno dei due fiumi della città, vedo un po’ di studenti con la cartellina sotto braccio, lì vicino c’è la scuola d’architettura. E poi la radio che fa la sua parte… “Ebony and Ivory” , una canzone a caso e un tantino anomala, perché quella canzone proprio in quell’istante? Perché quella tra la miriade di canzoni presenti sul globo. Si tratta di una canzonetta cantata da Paul McCartney e Stevie Wonder, la ascoltava mio fratello a inizio anni ’80 ed io a 4 anni la canticchiavo sbiascicando le parole. Facevo cosi ridere che mio fratello una volta mi ha pure registrato. Il tempo di volare un po’ con la fantasia ed eccoci arrivati: rue de la Gaudiniere 44, cité Universitaire Berlioz , il tassista mi scarica a destinazione assieme a tutti i miei bagagli, i miei cd, la tazza rossa e la moka da caffè. Mi son detto tra me e me: “e ora che cazzo faccio?”. Tutto il resto è un’altra storia, magari la prossima volta.
BECK "Nobody’s Fault (But My Own)"
Treated you like a rusty blade A throwaway from an open grave Cut you loose from a chain gang And let you go And on the day you said it’s true Some love holds, some gets used Tried to tell you I never knew It could be so sweet Who could ever be so cruel, Blame the devil for the things you do It’s such a selfish way to lose The way you lose these wasted blues These wasted blues Tell me that it’s nobody’s fault Nobody’s fault But my own That it’s nobody’s fault Nobody’s fault But my own When the moon is a counterfeit Better find the one that fits Better find the one that lights The way for you When the road is full of nails, Garbage pails and darkened jails And their tongues Are full of heartless tales That drain on you Who would ever notice you You fade into a shaded room It’s such a selfish lose The way you lose these wasted blues These wasted blues Tell me that it’s nobody’s fault
Nobody’s fault But my own Tell me that it’s nobody’s fault Nobody’s fault But my own tell me that it’s nobody’s fault Nobody’s fault But my own tell me that it’s nobody’s fault Nobody’s fault But my own Tell me that it’s nobody’s fault Nobody’s fault But my own Tell me that it’s nobody’s fault Nobody’s fault But my own...