


NICK:
Markoski
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ETA': 29
CITTA': Ocopoli, la città avversaria di Paperopoli
COSA COMBINO: Capo del mondo, ma anche tetris
STATUS: middle
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soliti polizieschi francesi, letteratura estiva varia. Ho scoperto che Lino Banfi parla con laldilà ogni giorno, e che la faccia di Padre Pio è un po dappertutto. Io ho trovato un Choco Krispy con la sua forma, e lo conservo come una reliquia.
HO VISTO
e anche Chi, Gente, Stop, Cronaca Vera
STO ASCOLTANDO
il dottor Cruciani
ABBIGLIAMENTO
del GIORNO
ORA VORREI TANTO...
invadere la Polonia
IN QS PERIODO STO STUDIANDO...
come mettere a punto un apparato per il controllo delle menti. il progetto "raggio della morte" è per ora accantonato
OGGI IL MIO UMORE E'...
umido
ORA VORREI TANTO...
ORA VORREI TANTO...
ORA VORREI TANTO...

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Adoro Gesù, ho visto tutti i suoi film
- Intendo dire - disse Alice - che uno non può fare a meno di crescere. - Uno forse non può - disse Humpty Dumpty - ma due possono. Con un aiuto adeguato, tu avresti potuto fermarti a sette anni.
Ci vuole giorno molto piovoso per affogare papera
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lunedì 5 agosto 2019
ore 16:45 (categoria:
"Vita Quotidiana")
novità
Ho intenzione di aggiornare il blog molto più spesso, almeno ogni lustro.
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I COMMENTI (4)
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lunedì 21 maggio 2018
ore 15:03 (categoria:
"Vita Quotidiana")
Aggiornamento quasi 10 anni dopo
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giovedì 16 ottobre 2008
ore 17:51 (categoria:
"Vita Quotidiana")
la donna più contro del mondo
questa è LA foto di protesta. contro le discriminazioni basate sul genere. per le pari opportunità. pro-aborto. per la liberalizzazione delle droghe leggere. per il diritto allalloggio. contro le ingerenze della chiesa. contro la donna oggetto. contro lalopecia. contro il trasporto su gomma. contro lo spreco degli imballaggi. contro le violenze sugli animali e in particolare le oche. pro-tibet come si evince dal tipico copricapo. per i diritti degli anziani e degli handicappati.
e se leggete una lettera ogni tanto, compare la frase "berlusca boia".
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I COMMENTI (6)
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giovedì 18 settembre 2008
ore 13:28 (categoria:
"Vita Quotidiana")
una riflessione (libera interpretazione di una nota poesia)
Una bestemmia non costa nulla, ma vuole dire molto. Arrichisce coloro ai quali essa è rivolta, senza impoverire coloro che la offrono. Ha la durata di un attimo, ma spesso il suo ricordo non svanisce più. Nessuno è tanto ricco da poterne fare a meno e nessuno è talmente arido da non trarre da essa almeno un po’ di carica. Una bestemmia porta la gioia in casa, crea simpatia nei rapporti di lavoro ed è la parola d’ordine dell’amicizia. Una bestemmia dà un attimo di riposo a chi è affaticato, dà coraggio agli sfiduciati, è un raggio di sole per gli afflitti ed è il più naturale rimedio contro la noia. Tuttavia non si può comperare, prendere in prestito o rubare, perché essa è qualcosa che non ha alcun valore fintantoché non sia stata lanciata. Forse qualcuno è troppo stanco per regalarvi una bestemmia. Regalategliene una voi, giacché non c’è nessuno che abbia più bisogno di una bestemmia di colui il quale non ne ha più da tirare.



portatori di allegria e amicizia della tv italiana
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mercoledì 3 settembre 2008
ore 18:28 (categoria:
"Vita Quotidiana")
Evoluzione e tronisti
In senso darwiniano, leiaculatore precoce ha maggiori probabilità di successo riproduttivo in quanto potenzialmente capace di accoppiarsi con maggiore frequenza e minore vulnerabilità (provate voi a saltare la quaglia sul più bello mentre vi state intrattenendo con una paleoscimmia infoiata). Sempre in senso darwiniano, un metabolismo lento e in grado di accumulare efficacemente tutti i nutrienti introdotti col cibo per i periodi di magra è avvantaggiato su un metabolismo rapido che brucia rapidamente tutte le fonti caloriche ingerite. Ancora, questioni biomeccaniche hanno dimostrato come le persone di bassa statura abbiano a parità di corporatura aspettative di vita migliori di quelle più alte (il cuore pompa con meno sforzo, minore usura di articolazioni e apparato locomotore, etc). Inoltre, è risaputo che i livelli di testosterone influiscono direttamente su buona salute, umore e soprattutto virilità, anche se in qualche modo è ritenuto responsabile della calvizie.
In senso darwiniano, luomo ideale è questo: il campione dellevoluzione Giancarlo Magalli Mi riservo perciò di querelare la trasmissione Uomini e Donne, promotrice di modelli antievolutivi, per il disservizio reso allumanità.
 i nemici dellevoluzione
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lunedì 14 luglio 2008
ore 00:00 (categoria:
"Accadde Domani")
Varie ed eventuali
Intanto la categoria "accadde domani" non l’avevo mai usata e mi pareva ora. poi voglio qui riferire del mio ultimo sogno allincontrario. era un po che non sognavo allincontrario e anzi mi era quasi arreso a non farne più, quando laltra notte ho sognato le ombrole (le lucciole del mondo allincontrario) e tutto ciò che ne consegue.
ho fatto un sogno, un sogno allincontrario. dove la luce era buio e il buio era luce. nel mio sogno le ombre erano colorate e le lampadine proiettavano un po di buio. nel mio sogno le giornate destate erano più belle perché nei prati si vedevano le ombrole posarsi sugli steli derba mentre gli amanti si concedevano ogni tanto una cenetta allombra di candela. i bimbi andavano i spiaggia la sera e le mamme premurose sceglievano sempre una protezione lunare alta per loro, e a mezzanotte tutti sotto il lucellone a mangiare un po di anguria. ma nel mio sogno allincontrario non so se languria fosse meglio mangiarla bella calda, perché pur essendo un sogno allincontrario in spiaggia si mangiava ancora languria e non la zucca o la cotognata. nel mio sogno allincontrario i castelli si facevano con la sabbia asciutta, ma dovevi scavare un po sotto quella bagnata per trovarla, oppure fare una pozza con lacqua di mare, che la seccasse un po. in effetti è noto che nei sogni allincontrario lacqua asciuga e stando allaria ci si bagna, quindi tutto torna. stando così le cose poi i bambini goffi che facevano castelli tutti stortignaccoli e sgarruppati erano molto invidiati da quelli bravi a cui proprio non riusciva niente di meglio se non delle regge con torrioni altissimi, merli e decori perfetti fatti coi bastoncini del gelato. e ogni volta che un muro cadeva si sentivano le grida dorgoglio dei papà e delle mamme, pronte a far foto e a mostrare il capolavoro filiale ai vicini sconsolati da un bastione che proprio non vuole saperne di crollare. SOTTOLINEO che malgrado quanto si possa pensare nel MIO sogno allincontrario la tintarella è quella vera e NON quella di luna, che implicherebbe tra le altre cose ladozione di zebre a pois nutrite a cacao della bolivia.
questo per dire che non bisogna mai buttarsi giù e che nel mondo allincontrario è meglio essere scarsi a fare le cose, ma anche nel mondo dritto è meglio alla fine perché ci rende più simpatici di quelli lì che gli viene sempre tutto perfetto al primo colpo.
proseguendo, oggi ho incontrato in piazza del Santo Luca Sardella (nella foto), purtroppo senza la simpatica Janira Majello. so che vi chiederete di che colore aveva il cappello e se era in pandan ( pendant) con la camicia, ebbene le risposte sono celeste e sì. avrei voluto anche fare la foto, ma poi mi sono ricordato che una volta un mio zio acquisito gli ha dato un pugno per mai chiarite questioni di ingaggio alla sagra dellacquasala fredda di San Marco in Lamis in Puglia, e allora ho pensato che forse non era di buon gusto, data la faida familiare (per quanto acquisita). (processione delle fracchie a san marco)
per il resto concludo linkando un sito di foto bellissime foto bellissime
PS: non entro nella polemica sulle calzature del papa. ricordo solo che il papa non veste prada, ma cristo (con un nitido rosso martiriale). se penso che sta cosa lha detta un prete implodo.
PPSS: letta su un blog: "Luniverso è infinito,La stupidità umana Anche, MA sul primo ho dei dubbi !! (A.Einstein)"
credo sia troppo facile dire "appunto".
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venerdì 6 giugno 2008
ore 20:26 (categoria:
"Vita Quotidiana")
foto profilone
dopo tanti anni salutiamo Rocco Casalino che si depila la ascella. la foto è còssì bélla (da leggersi come la leggerebbe lui)(come leggerebbolla) che pare un quadro surrealista.
la alternativa era
ma ho preferito il brivido erotico del nudo intuito e non esibito.
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lunedì 26 maggio 2008
ore 12:50 (categoria:
"Vita Quotidiana")
Sul nucleare
i quotidiani tipicamente non sono fonti attendibili dal punto di vista scientifico. nella mia personale esperienza, quando un giornalista ti viene a parlare di questioni scientifico-tecniche, innanzitutto non ne sa niente, poi ne capisce poco, e infine è interessato solo a far condensare il tuo pensiero in poche parole. Considerato che fanno confusione sul commento a una partita di calcio, immaginatevi su questioni tecniche relative alle centrali nucleari. (nella foto, un giornalista italiano)
sono riuscito alcuni anni or sono a far scrivere a una giornalista del corriere del veneto che stavo lavorano a dei nanorobot per il controllo delle menti nei ritagli di tempo che il progetto "raggio della morte" mi lasciava (venne bloccata da un collega che con le lacrime mi fece una severa reprimenda per le potenziali conseguenze politiche del mio gesto).
(nella foto, eccomi alle prese con un prototipo)
oltre alla totale incompetenza, ignavia e ignoranza (le tre I!!!) del giornalista moderno, si sovrappongono due problemi fondamentali di difficile accettazione in un mondo dove il giudice supremo è il televoto. questo infatti ha secondo me alcune magagnone, oltre al senso della parola stessa (come se esistesse un paravoto. anche il voto che faccio in cabina elettorale è un televoto allora). (nella foto, una memorabile televotazione)
il sistema si fonda sul concetto che al costo di un euro (una cifra tale da rendere il processo non oligocratico, ma allo stesso tempo non inflazionabile)(con l’eccezione dei figli di clan camorristi che partecipano ad Amici) chiunque può esprimere la propria preferenza, che acquista lo stesso valore di quella di qualunque altro votante.
l’errore fondamentale è per me che l’arte come la scienza non è un processo democratico: se fosse dipeso dalla maggioranza, ascolteremmo ancora la bella gigugin e forse Hitler sarebbe riuscito a far sterilizzare quelli che dipingevano cieli verdi e pascoli azzurri. allo stesso modo, Galileo poteva essere l’unico a pensarla come la pensava, ma ciò non toglie che avesse ragione. se trovassimo nel sottosuolo 7 miliardi di persone di una civiltà perduta che pensano che la terra sia una ciambella, ciò non toglie che la terra sia in realtà con buona approssimazione sferica.
 (hitler e una rappresentazione di sè che non gli sarebbe piaciuta)
la principale differenza tra arte e scienza in questo senso è che avendo come scopo l’arte il comunicare emozioni, sensazioni, provocazioni, anche Elio Vito (l’ultimo degli uomini) può restituire un feedback di un qualche valore. se scolpisco un cristo con le fattezze di Rocco Tano (in arte Siffredi), lo espongo in un monastero di suore contemplative e queste non alzano un sopracciglio, forse non sono un grande scultore. in questo senso, orinali, merde d’artista e papi colpiti da meteorite sono stati negli anni molto efficaci.


la scienza invece non vuole comunicare un bel nulla: il suo valore estetico, la sua bellezza e armonia sono privilegio di chi possiede certi strumenti non strettamente sensibili ma piuttosto speculativi. spesso si chiede allo scienziato intervistato di spiegare in poche parole la sua scoperta: qualsiasi riduzione porta inevitabilmente all’introduzione di concetti che andrebbero a loro volta ridotti (dopo un lungo e faticoso percorso costato secoli, lacrime e sangue) fino ai minimi termini, che sono poi gli assiomi (numero, punto, linea etc) della teoria scientifica. il tipico escamotage consiste o nella resa della finta comprensione ("ah sì sì ho capito", sguardo acquoso, bolla di muco sul naso) o nella sconfitta del paragone terra terra improbabile (arte in cui il giornale Focus eccelle) che fornisce all’ascoltatore la falsa convinzione di possedere ormai appieno la questione.
Sì può parlare di scienza a vari livelli, e non è necessario avere laurea e dottorato per discutere ragionevolmente sui temi fondamentali della questione nucleare, senza cadere vittime degli equivoci e della grossolanità dell’informazione pubblica. la carenza della scienza (e dell’economia) nella scuola è in questo senso una delle armi più potenti in mano a chi ci governa: nella mia carriera scolastica ho studiato 3 volte assiri e sumeri e due volte gli affluenti di sinistra del po, ho imparato a memoria san martino di carducci e le cinque declinazioni dei sostantivi latini (mi ricordo ancora entrambe le cose), ho perso un’ora a settimana a chiamare i fillosilicati e il piano inclinato scienza e fisica, senza MAI sentirmi spiegare i concetti di inflazione, mercato, tasso di interesse, fonti di energia, termodinamica, chimica (e a tutte queste aggiungo la politica degli ultimi 60 anni che ha fatto sì che nessuno ci spiegasse fin da piccoli queste cose). sono tuttavia certo che Assurbanipal ci è grato per l’imperitura memoria.
(il grato Assurbanipal)
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lunedì 26 maggio 2008
ore 00:56 (categoria:
"Vita Quotidiana")
Gomorra
A parte che ogni volta che penso Gomorra penso che tutti i suoi abitanti abbiano le gomorroidi, oggi sono andato a vedere il film. Intanto lho trovato molto diseducativo perché in tutto il film solo due ragazzi (a cui vanno i miei complimenti per il raro senso civico) usano il casco quando usano il ciclomotore. Poi mi ha colpito molto favorevolmente lintraprendenza dei giovani del film, che si danno da fare sin da piccoli per racimolare qualche soldo e non gravare sulle famiglie. Esemplari e ben diversi da tanti bamboccioni che ben conosciamo. Lodevole anche la sensibilità dellautore al tema del riciclo e del rispetto dellambiente, e del circolo virtuoso che si può instaurare tra imprenditori anche a molti chilometri di distanza (e sappiamo bene quanto ce ne sia bisogno). La sola lamentela che posso muovere al film peraltro ben fatto è il doppiaggio assolutamente insufficiente, tanto da rendere necessario luso di sottotitoli. Se volevo leggere la storia compravo il libro. Belle invece le melodie della colonna sonora (non posso dire nulla sui testi perché non si capivano). Un ultima perplessità: ho letto su wikipedia che Gomorra è in medio oriente. Beh, me lo immaginavo diverso, il medio oriente.
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lunedì 19 maggio 2008
ore 15:20 (categoria:
"Vita Quotidiana")
momento di cultura popolare
Forse un mattino andando in unaria di vetro, arida, rivolgendomi, vedrò compirsi il miracolo: il nulla alle mie spalle, il vuoto dietro di me, con un terrore di ubriaco.
Poi come suno schermo, saccamperanno di gitto Alberi case colli per linganno consueto. Ma sarà troppo tardi; ed io me nandrò zitto Tra gli uomini che non si voltano, col mio segreto.
(giusto per dare l’idea di un animo sensibile e poetico, con un pizzico di mistero e una spruzzata di introverso carisma. in realtà a me interessa solo la figa)
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