Pazzo io? probabile, ma chi siete voi per ritenervi normali?
Qui dentro scrivo i miei pensieri, la mia vita, le mie paure... qualcuno sostiene che questo sia mediocre... beh, può darsi... ma meglio mediocre che niente...
quando racconto a qualcuno che non mi conosce di me mi dicono sempre che ne ho passate tante, che ho avuto una vita piena... io non la vedo così... anzi... sento di vivere una vita a metà...
Questo spazio vuole essere a tutti gli effetti un diario che raccoglie quel che mi accade, quel che penso, quel che sento, quel che mi va di scrivere... insomma una marea di cazzate... almeno per chi non sa come interpretarle...
NB:per cortesia: il mio nick va pronunciato alla veneta... ci tengo... in poche parole deve far rima con "zio can"
est. 25/05/2003
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domenica 4 luglio 2010 - ore 16:35
festorella.... survived!
(categoria: " Vita Quotidiana ")
Ragazzi che nottata... per fortuna o purtroppo i torelli sudati chiudono la stagione solo una volta lanno :-P a parte qualche piccolo intoppo che non ha condizionato la serata direi che la festa è riuscita piuttosto bene.
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martedì 29 giugno 2010 - ore 03:04
Lettera del presidente e fondatore del torelli sudati rugby club
(categoria: " Vita Quotidiana ")
Bon.
Finita anche questa stagione, la seconda, per il Torelli Sudati Rugby Club.
E puntuale come la morte, arriva la letterina del Presidente!
Stavolta non vi faccio i complimenti. Ce li siamo fatti in campo. Ce li siamo meritati, e ripeterli servirebbe solo a svilirne la portata.
Chi era in campo a Rioveggio, a Porto Viro, a Rubano, ad Altichiero col Valsugana, sa cosa abbiamo fatto.
Chi, a bordo campo, ci ha visto, ha urlato per noi, ha bevuto alla fine, ha compreso, credo, quel che ci è successo, nel bene e nel male.
Siamo qui. Ancora. Siamo parecchi. E parecchie.
Un club nato per gioco che ridendo e scherzando ha portato al rugby, tra ragazzi e ragazze che mai avevano toccato lovale, una quarantina di persone, recuperando al gioco unaltra dozzina di ex giocatori.
Tutto questo senza una sede, senza soldi, senza società, senza statuti, senza regole fisse, che non fossero quelle di volta in volta dettate dal buon senso (e a volte nemmeno quelle...!).
Questo strano sport che pratichiamo è perdente, nei confronti di altre discipline sportive. Lo è e lo sarà sempre, se noi, e tutti coloro che a rugby giocano "seriamente" non faremo uno sforzo determinato e deciso per abbattere quellaura di esclusività che circonda la palla ovale.
Finchè sentiremo gente dire di non sentirsela di giocare a rugby, "PERCHE CI VUOLE IL FISICO!", ci sarà poco da fare.
Uno sport, per crescere, deve poter essere praticato da chiunque.
NOI SIAMO CHIUNQUE.
E sarà bene che continuiamo ad esserlo.
Mi piacerebbe trovarmi, tra un anno, a scrivere unaltra lettera come questa, parlando del divertimento, dellubriachezza scomposta, del delirio, dellimpegno, della felicità di un gruppo di ragazzi e ragazze che, contrariamente ai consigli del medico, e alle battutine dei professionisti o presunti tali di questo sport, si son messi in campo per vedere tutti assieme leffetto che fa.
Perchè ora so leffetto che fa. Lo so, e non ve lo posso spiegare a parole.
Non vado oltre.
Mi limito a ringraziare chi di dovere...
...in primis Pavo e Marco. perchè assieme e ciascuno a suo modo han preso un gruppo e ne han fatto una squadra, e io davvero non ho parole per dir loro quanto importanti siano stati non soltanto dal punto di vista sportivo (e vorrei anche prenderli per il culo ora, ma preferisco farlo dal vivo rischiando la vita).
...in secundis, Olaf e Nicolas, che anche se si son visti poco, cerano e ci sono stati, e speriamo ci saranno ancora di più in futuro...
...poi tocca a tutti i ragazzi di Este, nostri compagni di avventura da marzo a questa parte. A Mario, Damiano, Matteo, Nicolò, Salta, Giordi, Bughy, Claudio, Andrea, Cioppe, Dodo...e se dimentico qualcuno vabeh, abbiate pietà...
...tutti gli avversari che ci hanno onorato con la loro presenza in campo, e sopra a tutti i Cinghiali di Rioveggio, perchè credo che nessuno di noi si dimenticherà facilmente del clima respirato in Emilia...
...tutti gli amici scesi in campo con noi...Marco, Iena, Nicolino, Tronky...una vittoria e un pareggio li dobbiamo anche a voi, e non ce lo scordiamo mica.
...tutte le Torelle della nuova squadra femminile. Il nostro coraggio nello sfidare le convenzioni socio-sportive è nulla, confronto al vostro. E solo per questo meritate il nostro applauso più convinto, e il nostro sostegno incondizionato.
...infine, tutti gli amici di questo balordo rugby club. volere bene per davvero a delle persone solo perchè corrono dietro ad una palla che rimbalza male non pare un sentimento sano. quindi le cose sono due: o siete più matti di noi, o quel che ci lega va oltre.
(Oppure siete obnubilati dalla birra).
Un bacio con la lingua. Un abbraccio. Una palpatina.
Tutti per voi.
Prez.
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domenica 27 giugno 2010 - ore 15:43
2 anni... circa...
(categoria: " Vita Quotidiana ")

l’11 giugno del 2008 un gruppo di idioti si trovava in un campetto parrocchiale con una malsana idea: giocare a rugby. Molti di noi non avevano nemmeno mai visto una partita, non avevano mai preso in mano un ovale, non avevano la più pallida idea di cosa li aspettava. Abbiamo iniziato a correre dietro a quel pallone matto, abbiamo iniziato a prenderci a schiaffoni sempre più seriamente, sempre con più entusiasmo.
Abbiamo cominciato ad assaporare il fango mescolato con sudore e sangue, abbiamo scoperto che una birra è molto più buona se te la sei sudata.
Abbiamo imparato che esiste uno sport adatto a tutti, con valori sani e che una volta provato ti segna per la vita.
Abbiamo assaporato l’amarezza della sconfitta, il pensiero che forse chi diceva che non eravamo all’altezza aveva ragione.
Abbiamo sudato, pianto, riso e bevuto insieme. Tanto.
Abbiamo faticato, abbiamo lottato, abbiamo costruito legami che il fango ha cementato per sempre.
Abbiamo affrontato la preparazione atletica di Fecchio e le spiegazioni di Pavo. Ci hanno raccolto che eravamo una mandria senza speranza, ci hanno guidato, ci hanno insegnato cosa fare e come farlo al meglio delle nostre possibilità...
Infine, dopo 2 anni abbiamo imparato che "nel rugby niente è scontato fino all’ultimo" e abbiamo scoperto che il sapore della vittoria è una delle cose più buone al mondo, specie se accanto hai dei fratelli, che non ti lasceranno mai solo, se riesci a vedere Pavo commuoversi, conscio di aver costruito una squadra da zero, e Fecchio non lamentarsi.
Ci sono voluti 2 anni per arrivare alla vittoria,ma sono stati 2 anni fantastici. Grazie a tutti voi!
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giovedì 17 giugno 2010 - ore 00:28
un buon motivo per tenere un blog?
(categoria: " Vita Quotidiana ")
se lo tenete come tenevo io questo, annotando quel che vi capita giorno per giorno, a distanza di anni scoprirete un mondo fatto di cose che avevate rimosso... vi sentirete ridicoli per quelli che erano i problemi, e vi renderete conto di cambiamenti enormi, e di come ci siano cose di voi che non sono cambiate affatto. purtroppo.
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mercoledì 16 giugno 2010 - ore 00:29
(categoria: " Vita Quotidiana ")
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domenica 13 giugno 2010 - ore 10:35
ci sono due categorie di persone
(categoria: " Vita Quotidiana ")
ci sono due categorie di persone: quelle che se ne vanno senza salutare, e quelle che salutano sempre, ma non se ne vanno mai... devo imparare a diffidare delle prime e dedicarmi di più alle seconde...
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sabato 12 giugno 2010 - ore 01:12
ce la posso fare...
(categoria: " Vita Quotidiana ")
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giovedì 10 giugno 2010 - ore 02:01
revanchismo
(categoria: " Vita Quotidiana ")
Tutto procede normalmente, sei tranquillo, sereno, anzi, a tratti ti senti quasi dio. Ti dai una sistemata, ti metti persino in camicia perché ti gira così, esci, passi una tranquillissima serata, e quando hai salutato tutti, decidi che in fondo ti senti troppo bene per tornare direttamente a casa, ed ecco che decidi di fare tappa al solito posto, che ormai tanto solito non era più da quando i rapporti con lei si erano incrinati... Entri, cè pochissima gente, non vedi nessuna faccia nota per un paio di minuti, ti guardi un po intorno, pensi cosa ordinare, alzi gli occhi scorgendo un movimento e vedi la sua faccia nellesatto istante in cui si accorge di te... senza prezzo. Non lo dice apertamente, ma è chiaro che è piacevolmente colpita dal tuo cambiamento; ti comporti con nonchalance, frasi di rito e nulla più, ordini e scambi qualche battuta con altri sconosciuti avventori, senza far troppo caso a lei, mentre lei ogni tanto partecipa, ci sono scambi di battute, ma non ti sbilanci troppo... fino al momento in cui restate soli, e partono le domande personali, su cose di cui le avevi parlato nella tua ora più buia, e che parevano essere state da lei dimenticate quando ti ha cancellato dalla sua vita senza un motivo apparente.... piccole cose, stronzate autentiche, ma se le guardi dal punto di vista di chi ci è rimasto male per quel che è successo, godi . tanto.
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martedì 8 giugno 2010 - ore 01:51
uffaaaaa...
(categoria: " Vita Quotidiana ")
stasera primo allenamento con la mandria dopo le 2 settimane di stop forzato causa distorsione della caviglia... mi sa che era meglio se stavo fermo un altro pochino...

detesto non sentirmi a posto, detesto non riuscire a fare nulla di buono sul campo, specie visto che già quel che faccio quando sono a posto è poco... spero di rimettermi in frettissima, anche perché tra meno di 3 settimane si gioca, e non sarà unoccasione per pettinare le bambole...
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domenica 6 giugno 2010 - ore 18:21
sono un osservatore
(categoria: " Vita Quotidiana ")
mi piace troppo mettermi in disparte e osservare cio che mi circonda, soprattutto le persone... perfetti sconosciuti di cui riuscirei a tracciare profili completi in pochi secondi... vedere come si muovono, come parlano, come vestono, e catalogare...
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