La vita è sospesa tra realtà e minzione
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venerdì 1 maggio 2009 - ore 12:19
Pioggia e notte
(categoria: " Vita Quotidiana ")
Io e Chiara non abbiamo mai dormito così vicino al tetto di una casa. Le gocce di pioggia terminano prematuramente il loro lungo bungee jumping sulla copertura in legno del nostro condominio. Che strano rumore, sembra un’immensa colonia di termiti che divorano il nostro tetto, tra un’ora ci ritroveremo a guardare le nuvole nere immerse nel nero. No, il rumore delle gocce è così rilassante, immagina che ogni goccia lavi via un tuo problema, uno di quei pensieri che di notte si trasformano in sogni che sbattono continuamente contro un muro e ritornano, e ti sembra di non riuscire mai a dipanarli. Se ogni goccia portasse via con sé un problema avremmo i tombini pieni del nostro marcio, dei clienti che non pagano, dei budget che non si raggiungono, io non voglio inquinare le falde acquifere con i miei budget. Preferisco le termiti e correre il rischio di rimanere nel letto a bagnarmi con la pioggia. E poi che diritto hanno gli architetti e gli ingegneri del mondo, con i loro tetti nel mondo, a fermare prematuramente la lunga discesa delle gocce di pioggia? Te lo sei mai chiesto? Magari Dio aveva calcolato la lunghezza dell’elastico in modo così accurato, magari la goccia di pioggia si stava divertendo e stava per assaporare il brivido del rimbalzo che comprire verso l’alto tutte le molecole di ossigeno e idrogeno. Magari, tanti magari, e ti arriva un cazzo di tetto a rovinare la festa. Dormi tesoro dormi. Ti ricordo che Dio si è inventato anche i prati e l’erba che cresce e va incontro alle gocce di pioggia. Vieni qui che ti cancello tutti i pensieri, appoggia la testa così zeppa di vortici sul mio seno. Dormi tesoro dormi. Non voglio dormire e finire tra le fauci di quei sogni in loop, per risvegliarmi domani mattina con la sensazione di fatica, come se la mia mente fosse stata costretta ai lavori forzati per tutta la notte.
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martedì 9 dicembre 2008 - ore 23:34
Solo
(categoria: " Vita Quotidiana ")
Per la prima volta sono solo in questo strano appartamento che profuma ancora di legno nuovo. Sono solo in questo strano condominio che assomiglia ad una nave da crociera in partenza, attraccata in riva al Piave. I miei due amori sono andati a dormire dai nonni per scappare a questa solitudine assordante in cui provo ad immergermi.
Sabato sera dei passi rumorosi hanno turbato la nostra quiete di neo famigliola. Sembrava che qualcuno corresse nei corridoi bui e vuoti del condominio, il cuore c’è balzato in gola e siamo stati mezz’ora a cercare di capire di chi fossero quei passi e che cosa volessero dalla nostra quiete. Poi la verita’: quei passi minacciosi erano dei ragazzini che giocavano a nascondino attorno al condominio. Per qualche strano fenomeno di conduzione il rumore dei loro passi veloci saliva dalle grate fino al tetto del condominio. Questo condominio ha qualcosa di magico, respira, parla, echeggia e per ora e’ tutto nostro.
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venerdì 28 novembre 2008 - ore 19:27
Eccola
(categoria: " Vita Quotidiana ")
Sono a casa e vederle assieme è una meraviglia.
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sabato 22 novembre 2008 - ore 03:40
Cucciola
(categoria: " Vita Quotidiana ")
Miseriaccia che fatica. Il mio amore e’ stato un eroe, con un ultimo filo di forze e un colpo di reni ha regalato al mondo una testolina piena di capelli neri. Che cazzo di senso aveva la mia vita prima di tutto questo? Entro figlio in un pomeriggio autunnale nell’ospedale nuovo di zecca di Castelfranco ed esco padre in una meravigliosa notte stellata e gelida. Lunedi’ i miei amori torneranno a casa e li potro’ sorvegliare da vicino, potro’ contare i loro battiti uno ad uno e coltivare il nuovo meraviglioso senso che ha intrapreso la mia vita.
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sabato 1 novembre 2008 - ore 21:17
Preparare la cuccia
(categoria: " Vita Quotidiana ")
E’ vero la cuccia non e’ ancora pronta e tra qualche giorno...
E’ una cuccia senza linfa che scorre, senza aria nei polmoni e senza impulsi elettrici, ma e’ una cuccia bellissima e accogliente, la guardo e sono fiero del lavoro fatto da me e Chiara, sono orgoglioso che ogni singolo elemento d’arredo non possa piu’ essere pensato fuori di lì, mi piace annusare l’odore del legno verniciato, mi piace accorgermi che abbiamo un panorama completo, con il Grappa e il Pianezze e tutto quello che sta tra loro (che non ho mai capito bene cosa sia), dove vanno a rintanarsi le nuvole biricchine che preannunciano la pioggia. Sono felice anche che si veda il campanile con l’orologio. Sono felice di portare le mie due Chiare in un appartamento luminoso con specchi e arcobaleni prismatici. In attesi di soffiare la vita dentro alla nostra creatura... sedatavo?! Sedatavo?!....
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lunedì 15 settembre 2008 - ore 19:29
Lehman Brothers
(categoria: " Vita Quotidiana ")
Ma possibile che io mi debba rompere i coglioni in tale guisa per colpa di comportamenti spregiudicati dei banchieri americani? La globalizzazione finanziaria mi ha rotto i coglioni! E scusate lo sfogo. Rivoglio le casse peote e le casse rurali e i certificati di deposito tutti uguali o i BOT... che belli i BOT!
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mercoledì 10 settembre 2008 - ore 20:12
Settimo mese
(categoria: " Vita Quotidiana ")
Ho visto la mia Annachiara in viso per la prima volta, sì d’accordo, l’ho vista su uno schermo di computer in bianco e nero, messa in rilievo dalle onde dell’ecografo, ma appena l’ho vista sono scoppiato in lacrime. Che magia siamo riusciti a combinare io e Chiara! Un esserino che si difendeva con i suoi pugnetti dall’ecografo cattivo che voleva farle aprire la bocca. Non c’è felicità più grande di scoprire che qualcuna vuole ardentemente un figlio da te e, allo stesso tempo, scoprire che tu vuoi ardentemente la stessa cosa da lei. Non c’è gioia più grande che vedere questa volontà tridimensionalizzarsi.
La nostra vita è così instabile, non abbiamo casa (per ora), abbiamo scarse finanze, Chiara deve ancora raggiungere qualche obiettivo, ma quella pancia che cresce dà un senso incrollabile di stabilità alle nostre due vite ancora precarie. Vado. Felice.
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mercoledì 27 agosto 2008 - ore 00:53
Paderno del Grappa
(categoria: " Vita Quotidiana ")
Avessi un bel soggetto che mi ronzasse in testa, sarebbe l’occasione giusta per scrivere il più’ bel racconto della mia breve carriera. Qui tutti gli oggetti si sciolgono in suggestioni, a cominciare dalla casa del settecento con l’enorme porticato e quel portone immenso che la difende. Di sera è compito mio chiuderlo, è ed era compito da uomini, almeno finché uomini ce ne sono stati, per una legge non scritta che probabilmente si è tramandata tra generazioni. Mentre spingo quelle enormi ante ritorno bambino davanti ai portoni della chiesa, così grandi da sembrare quelli del Paradiso.
Non importa che l’altro lato dell’edificio sia penetrabile dall’esterno, quando quel portone si chiude percepisco una sensazione di benessere e protezione, come se nessun esercito potesse penetrarlo dopo aver valicato il Grappa in groppa agli elefanti.
E il Grappa se ne sta lì fuori, pronto ad aspettare che riapriamo le finestre al mattino, come se ne stanno lì fuori tutte le costellazioni ben delineate nelle loro porzioni di cielo, così visibili per lo scarso inquinamento luminoso.
Non so ma per ora ho la piacevole sensazione che questa casa mi mancherà tra due mesi, ed è la sensazione che mi fa gustare tutti i suoi innumerevoli oggetti che pian piano scopro in ogni angolo.
E’ commovente anche la cura che mi viene riservata da zia Gabry (ormai è anche mia zia, se non altro per come mi ha accolto in casa senza batter ciglio), che cammina per le stanze appesantita dal rumore di troppi ricordi. In queste due sere, eravamo soli a cena, ho cercato di parlare il più possibile per coprire quell’insopportabile rumore. Ho cercato di parlare di me, perché in lei ci sono troppe lacrime appena sotto la superficie del suo aspetto così rigido.
Anche il solo lasciarmi coccolare la sera con le prugnette calde e l’infuso di melissa, mi sembra che le sia di sollievo. Solo il viaggio in Kenia può asciugarle i ricordi, solo una fuga repentina da qui. Zia Gabry butta giù quel portone massiccio...
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martedì 26 agosto 2008 - ore 01:15
Dinamo
(categoria: " Amore & Eros ")
E’ bello entrare nel quotidiano di una persona e scoprire che c’è benzina per il proprio amore negli angoli dei suoi comportamenti, dei suoi modi di porsi con le altre persone, con gli animali, persino con gli oggetti inanimati. L’amore è una specie di dinamo, si percorre il cammino assieme e si scopre che, ad ogni pietra miliare sorpassata, il sentimento è cresciuto e alimenta la voglia di raggiungere altre pietre miliari.
Stiamo crescendo come coppia e tutto questa dà una specie di brivido euforico che spinge a raggiungere altri traguardi. Siamo due dinamo che si alimentano a vicenda.
Ora vado a letto, a caricarmi nei sogni.
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giovedì 14 agosto 2008 - ore 00:45
Traslochi
(categoria: " Riflessioni ")
Ed è di nuovo trasloco, il quarto in tre anni. Ad ogni trasloco si tende sempre di più all’essenziale. Tre anni fa mi sembrava impossibile riuscire a vivere senza rimanere aggrappato a tutto un grumo di oggetti, cd, dvd, ricordi, regali. Tre anni fa il mio essere era tutto " fuori di sé", ora mi accorgo che potrei benissimo ridurre i miei dischi esterni a pochi cm quadrati, ora mi accorgo che sono tutto dentro di me. Quel che sono diventato si basta a sé stesso e questo bastarsi dà una sensazione di straordinaria potenza e benessere. Viaggio felice come una piccola lumaca verso la paternità e una nuova convivenza.
Piccola lumaca come tutte quelle piccole lumache che si sono sacrificate, in nome del nostro amore, ogni sera nel vialetto della casa natia di Chiara.
Anche questa sera, al buio, ho calpestato le pietre del vialetto col fiato sospeso e la paura di sentire quel crack di gusci rotti, ma per fortuna niente, finalmente un percorso netto senza morti o sfollati. Appena fuori dal cancello però, mentre il buio velava i contorni, quel crack si è presentato implacabile, e l’ennesima piccola lumaca si è sacrificata sotto le mie suole in nome dell’amore.
Chiara dice giustamente: prima o poi si parleranno queste lumachine..
Giusto, i radiogiornali e i telegiornali trasmessi dalle lumache prima o poi avvertiranno che quel viale è estremamente pericoloso a causa del passaggio di innamorati sbadati. Prima o poi il sindaco lumaca del giardino curerà la segnaletica orizzontale e verticale. Ma nel Regno Lumaca le cose succedono sempre così lentamente e le delibere dei consigli di giardino arrivano sempre troppo tardi. Buona notte ai miei amori. Crack. Porca putt...
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