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 Tala, 31 anni spritzina di Padova...ancora Padova CHE FACCIO? Sono sistemato 
[ SONO OFFLINE ] [ PROFILONE ] [ SCRIVIMI ]  STO LEGGENDO Libri sboconcellati qua e là www.sem24.org www.sensazione.it HO VISTO Occhi che cercano di capire il mistero che sono STO ASCOLTANDO Idioti che dicono idiozie ABBIGLIAMENTO del GIORNO quale abbigliamento? ORA VORREI TANTO... Svegliarmi e scoprire che si è trattato solo di un brutto sogno STO STUDIANDO... finalmente niente...ma lo spagnolo mi aspetta OGGI IL MIO UMORE E'... sempre come il mare... ORA VORREI TANTO... ORA VORREI TANTO... ORA VORREI TANTO... PARANOIE Nessuna scelta effettuata MERAVIGLIE 1) Musica al massimo.....solo musica....dentro di te solo per quel momento nient'altro...te ne fotti.....te ne fotti di tutto....... 2) Gli amici...i loro sguardi, i loro abbracci, le loro parole, le loro feste fatte per te,le uscite improvvise...e tutto xke ti vogliono bene! 3) sentire che per qualcuno sei più di quanto nn credi di essere 4) poter stare in silenzio senza il bisogno di spiegarne il significato... |
lunedì 25 maggio 2009 - ore 10:17 Non so bene come mi sento....il rientro dall’abruzzo è stato uno shock, non me lo aspettavo, ma andiamo con ordine. Non sapendo cosa aspettarmi ed avendo poche notizie sul come sarebbe stato sono arrivata sabato scorso con un atteggiamento del tutto aperto, pronta a prendere quello che veniva, paura inclusa. Nel giro di qualche ora mi sono resa conto del vero concetto di "Maxi Emergenza" e, del tutto inaspettatamente, ho scoperto che conoscevo l’atteggiamento giusto. Niente "si dovrebbe", "se avessimo", niente seghe mentali, questo abbiamo e con questo lavoriamo. Il primo giro sul territorio l’ho fatto con gli occhi sbarrati e la bocca aperta. Uffici nei quali guardavi dentro, condomini con i panni appesi fuori adagiati su di un fianco, edifici con grossi buchi, dopo poco le crepe che attraversona i muri ti sembrano cosa da poco. In fondo sono in piedi. E poi i campi sfollati, dal grande al piccolo, da quello gestito con rigore a quello che sembra un campeggio, da quello rimasto ormai un campo dormitorio a quello dove la gente fa forzata vita in comune. Tante realtà, tante sfaccettature tra l’abruzzese orgoglioso che vuole ricostruire a quello furbo che si approfitta della situazione. E la vita del C.O.M. (Centro Operativo Misto, i centri di comando dei signoli territori) fatta di operatori, tante divise, tante mansioni, ma un’unico obiettivo. Fatto di nervoso, stress e stanchezza, di tende con 8 estranei dentro che nel giro di 24 ore sono uniti come una piccola famiglia di fortuna, fatta di dormite in brandina e cuscini prestati dai funzionari, fatta di docce fatte quando si può e di bottiglie notturne sotto il gazzebo dove anche l’ing. responsabile diventa solo uno che ha voglia di farsi un bicchiere in compagnia. Ed il mio gruppo di lavoro, eterogeneo per estrazione e professionalità, ma che si è subito unito, ammalgamato e capisci che tutti le divisioni politiche o territoriali non toccano i singoli individui perchè in abruzzo ci sono tutti e lavorano fianco a fianco. Persino un albanese che ci ha tenuto ad entrare in protezione civile pur senza la cittadinanza per restituire all’Italia un po’ di quello che l’Italia e gli italiani gli hanno dato. Il nostro paese, dopotutto, forse non è così male.    COMMENTA (0 commenti presenti) PERMALINK |
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