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Marco e Pippo... chi sono? Certo se non hai mai visto il mitico www.marcoepippo.com qualche informazione puoi trovarla su questo blog... BENVENUTI!!!



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SONDAGGIO: A MI ME DÀ FASTIDIO


qual’’è la cosa che più ti irrita?

Quei che se magna e onge (trad. quelli che si mangiano le unghie). Io conosco un tipo rimasto cieco dopo essere stato colpito da un’unghia vagante.
Quei che “pàcia” “e sbatòcia” ea boca mentre mangiano (ovvero tutti quelli che fanno quel rumore insopportabile tipo chompchomp magari a bocca aperta
Quei che tira ea boca al teefonin (ovvero chi urla mentre parla al cellulare, solitamente in posti dove vuoi stare tranquillo
A me non da’ fastidio niente poiché accetto anche i difetti che l’essere umano porta inevitabilmente con sé. Io cerco di superare tali retorici disagi
Quei che dà risposte tipo questa qua sora.
Quei che mette sondaggi inutili sul suo blog. Tipo questo.

( solo gli utenti registrati possono votare )

venerdì 1 febbraio 2008 - ore 11:37


nuovo video di marco e pippo
(categoria: " Vita Quotidiana ")


abbiamo aggiornato anche il sito!!!
www.marcoepippo.com





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giovedì 31 gennaio 2008 - ore 17:02


video su you tube
(categoria: " Vita Quotidiana ")






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giovedì 31 gennaio 2008 - ore 16:48


help me
(categoria: " Vita Quotidiana ")


come si inserisce un video????

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venerdì 30 novembre 2007 - ore 20:43


Articolo del 22 novembre
(categoria: " Vita Quotidiana ")


Quest’articolo ci piace molto. Che ne dite?
www.ilpadova.it


DA VANNA MARCHI FINO AI SAVOIA


Tema: la notizia più interessante che hai sentito questa settimana.
Maestra cara, questo tema capita a fagiolo perché ho appena letto una notissia che mi ha fato impressione. Ma, a dire la verità, mi ha fato più impressione la foto che c’era in parte! Si trata di Vana Marchi: ha aperto un centro di bellessa e di estetica! Desso, per carità, non che io sippia Bred Pitt, ma di certo la prima cosa che viene inamente quando si pensa a Vana Marchi no è la bellessa, ansi! Vana Marchi sta alla bellessa come Moggi sta all’onestà (abiamo apena fato le equassioni, e mi cato gusto).
Mio popà ha deto che andrà in falimento a breve, parchè ndare nel centro estetico di Vana Marchi è come ndare a ripetissioni di inglese da Totti: vai casa che sai ancora manco! Ed è vero: se guardi Cesare Ragassi lui i capelli in testa ce li ha e ti puoi fidare, ma come fa la Vanna a dire che le sue creme funzionano?
Ho paura che abbia fato una mossa di marchetin del piffero… magari si mete anca in società co Rosy Bindi, e alora siamo a cavalo.
Adesso manca solo che Rita Levi Montalcini diventi direttrice di Donna Moderna e Giuliano Ferrara apra un fitness center e dopo posso dire di averle viste tutte!
Va anca deto che non tutti vogliono male alla Vanna Marchi, come ad esempio mia mamma e le sue amiche del centro alcolisti anonimi. Si pensi, maestra, che sono sempre state fans di Vana Marchi e hanno anche fondato un club: “La Vana Club!”
Forse è vero: non è il caso di essere cattivi con la Vana Marchi. In fin dei conti è una donna che ha sempre pensato al bene del prossimo, tanto che ha passato tuta la vita a vendere prodotti di bellessa alle altre femene… e per lei non ne è rimasto più gnanca uno!
Insoma maestra, ero che convinto di no poter catare altre notissie più buffe di questa… invece no!
I Savoia hano chiesto risarcimento per dani morali alo Stato Italiano: volliono 260 milioni di Euro e la restitussione di tuti i loro beni! Ma per caso pensano che siamo dificienti?
Mio popà quando ha sentito la notissia ha porchezato come da tanto non lo sentivo. Si è messo a urlare contro la monarchia, ha detto che gli italiani sono un popolo di ignoranti (lei no, maestra, che non si incassi!) e che va a finire che desso dobbiamo anca tirare fuori soldi per darli ai Savoia. E questo da quanto ho capito è un sentimento di tutti. Insomma, maestra, di dare i soldi a questi non s’a-voia!


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venerdì 30 novembre 2007 - ore 20:41


Articolo del 15 novembre
(categoria: " Vita Quotidiana ")


Questo l’articolo del 15 novembre...
www.ilpadova.it


A SPASSO COL MAIALE DA GUARDIA


Tema: racconta alcuni episodi strani che hai vissuto. Svolgimento: Cara maestra, sono felice che mi sippia chiesto questo tema perché ultimamente me ne sono capitate di tuti i colori!
L’altro giorno stavo caminando per Padova con mio popà, beh insoma, non ho mica visto una femena che portava a guinsaglio un porcellino?! Alora le ho indomandato dove che andava: mi ha risposto che con quel maialino stava difendendo il nostro teritorio!
A sono perplesso maestra: io no so lei, ma io a casa ho dei cagnoni alti e rabbiosi che difendono il teritorio! Ma, soprattutto, che segnano il teritorio (domandi a mio popà come sono ridotti i sercioni della machina!).
Poi, però, ho letto su Il Padova che il porcellino non serviva per allontanare i ladri, ma i musulmani… e questo mi ha messo tanta tristessa. Io ho un vicino di casa che si chiama Abdul, ha la mia stessa età e ci gioco insieme da quando eravamo putelli. Ci troviamo tutti i giorni, andiamo a scuola insieme, facciamo anca i compiti insieme (ansi, lui li fa e io li copio!). Ho pensato che se Abdul si allontanasse davvero sarei triste (e poi mi toca copiare dalla mia compagna Elisa Piassa che a scuola è una soppa!). Io al mio guinzaglio continuerò a tenere solo il cane, lo prometto.
Ma cambiamo discorso se no mi viene da criare e dopo bagno il foglio e non scrivo altro. Maestra, sono preoccupato: è grave avere la teresina a 8 ani? No, perchè mi sta capitando una cosa strana. Da un po’ di tempo mi sembra di vedere la stessa persona dapartuto! Vado messa la domenica, e fuori dala cesa lo vedo che parla alla gente. Vado in ostaria a comprare i ciucetti e lo vedo anca là che discorre con i vecioti. Vado col popà a pasegiare nei colli verso Vicensa e lo vedo che destira la biancheria. Taco la televisione la domenica pomeriggio e lo vedo a Buona Domenica che si ciappa parole. Vado in libreria, guardo un libro a caso e lo vedo anca sulla copertina! Torno da scuola al pomeriggio, passo davanti un cantiere e lo vedo che guida il camion! Maestra, sto diventando matto?!
Ma vuole sapere la cosa più preocupante? Quando mi vardo alo spechio mi pare di vederlo… ansi, direi che proprio ci assomiglio! Gliel’ho detto a mio popà e lui, invece di portarmi dal pissicologo, si è invellenato e ha cominciato a urlare contro mia mamma dicendo che non la porta altro a messa! Visto quante robe strane?!



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venerdì 30 novembre 2007 - ore 20:39


Sono un po’ indietro con gli aggiornamenti ma mi rifaccio subito...
(categoria: " Vita Quotidiana ")


L’articolo del 08 novembre parla di Enzo Biagi...è stato scritto pochi giorni dopo la morte del grande giornalista. Come si dice...vogliamo ricordarlo così...
www.ilpadova.it


GLI OCCHI BUONI DEL GIORNALISTA

Tema: parla di una persona che ti ha colpito molto.
Cara maestra, questo tema sembra fato a posta per parlare di mio popà. Esso, infatti, mi colpisce molto. E anche più volte in un giorno se faccio massa il monello!
Ma siccome non voglio che mi vengano inamente gli s-ciaffoni e le punissioni, preferisco parlare di un’altra persona che mi ha colpito molto.
Esso era un vecchio che però non è mio nonno, coi capelli bianchi e lo sguardo buono. La cosa che mi è sempre piaciuta di lui è che nela vita ha fato quello che sapeva fare mellio: il giornalista!
Si pensi che fin da picolino era bravissimo a scrivere (e su questo sento che gli somillio!), tanto che la maestra delle medie fu colpita da un suo tema e lo fece arrivare al Papa di quel tempo perché ammirasse la sua inteligensa! Sono convinto di somilliarci perché anca lei l’anno scorso ha mandato un mio tema al parroco! (parentesi. Maestra, no ho mai capito se lo ha fatto perché era bello o perché ho scrito che vado a ciavargli le caramelle nela credensa! Ognimodo, adesso le a sconte e non liele ciavo più.)
Fare quel mestiere non è sempre stato facile, anche perché dovete partire per la seconda guerra mondiale a combattere coi partigiani. E questo mi ricorda mio nonno Giovanni che non voleva andare in guerra, ma suo popà lo ha costretto e gli ha deto: “Parti Giani!” (Scusi la monata).
Ma torniamo a noi: quando quel grande uomo tornò dala guerra inissiò la sua fortunata carriera. Fu diretore di molti giornali, inventò tanti programmi televisivi e tuti se lo ricordano per le interviste ai personagi famosi. A me piaceva tanto il suo programma che vedevo quando ero piccolo. Si chiamava “Il Fatto” e avevo cominciato a guardarlo perché pensavo si parlasse del mio vicino di casa (era un tosatto che si drogava).
Enzo Biagi è morto l’altro giorno e quando ho sentito la notissia mi è venuta tanta tristessa. Anche secondo mio popà era una brava persona: non diceva sempre cose giuste, ma lui lo appressava perché almeno aveva il coraggio di dirle. E io credo che sia una cosa importante esprimere una opinione. Al telegiornale ho sentito che in una delle ultime frasi ha detto “Si sta come d’autunno sugli alberi le foglie. Ma tira un forte vento.” Purtroppo la foglia è caduta. Cara maestra, siccome le foglie in autunno sono “rosse”, speriamo che per questo adesso non gli rompano ancora le tolle!


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venerdì 30 novembre 2007 - ore 20:39


Sono un po’ indietro con gli aggiornamenti ma mi rifacccio subito...
(categoria: " Vita Quotidiana ")


L’articolo di oggi parla di Enzo Biagi...è stato scritto pochi giorni dopo la morte del grande giornalista. Come si dice...vogliamo ricordarlo così...
www.ilpadova.it


GLI OCCHI BUONI DEL GIORNALISTA

Tema: parla di una persona che ti ha colpito molto.
Cara maestra, questo tema sembra fato a posta per parlare di mio popà. Esso, infatti, mi colpisce molto. E anche più volte in un giorno se faccio massa il monello!
Ma siccome non voglio che mi vengano inamente gli s-ciaffoni e le punissioni, preferisco parlare di un’altra persona che mi ha colpito molto.
Esso era un vecchio che però non è mio nonno, coi capelli bianchi e lo sguardo buono. La cosa che mi è sempre piaciuta di lui è che nela vita ha fato quello che sapeva fare mellio: il giornalista!
Si pensi che fin da picolino era bravissimo a scrivere (e su questo sento che gli somillio!), tanto che la maestra delle medie fu colpita da un suo tema e lo fece arrivare al Papa di quel tempo perché ammirasse la sua inteligensa! Sono convinto di somilliarci perché anca lei l’anno scorso ha mandato un mio tema al parroco! (parentesi. Maestra, no ho mai capito se lo ha fatto perché era bello o perché ho scrito che vado a ciavargli le caramelle nela credensa! Ognimodo, adesso le a sconte e non liele ciavo più.)
Fare quel mestiere non è sempre stato facile, anche perché dovete partire per la seconda guerra mondiale a combattere coi partigiani. E questo mi ricorda mio nonno Giovanni che non voleva andare in guerra, ma suo popà lo ha costretto e gli ha deto: “Parti Giani!” (Scusi la monata).
Ma torniamo a noi: quando quel grande uomo tornò dala guerra inissiò la sua fortunata carriera. Fu diretore di molti giornali, inventò tanti programmi televisivi e tuti se lo ricordano per le interviste ai personagi famosi. A me piaceva tanto il suo programma che vedevo quando ero piccolo. Si chiamava “Il Fatto” e avevo cominciato a guardarlo perché pensavo si parlasse del mio vicino di casa (era un tosatto che si drogava).
Enzo Biagi è morto l’altro giorno e quando ho sentito la notissia mi è venuta tanta tristessa. Anche secondo mio popà era una brava persona: non diceva sempre cose giuste, ma lui lo appressava perché almeno aveva il coraggio di dirle. E io credo che sia una cosa importante esprimere una opinione. Al telegiornale ho sentito che in una delle ultime frasi ha detto “Si sta come d’autunno sugli alberi le foglie. Ma tira un forte vento.” Purtroppo la foglia è caduta. Cara maestra, siccome le foglie in autunno sono “rosse”, speriamo che per questo adesso non gli rompano ancora le tolle!


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giovedì 1 novembre 2007 - ore 11:58


Articolo Il Padova del 01 novembre 2007
(categoria: " Vita Quotidiana ")


L’articolo di oggi parla delle pene del mondo. Anzi... di pene dal mondo! Eh si, perchè sembra impossibile ma questa settimana c’erano mille notizie riguardanti il maschile augello!!!
www.ilpadova.it


QUELLA TAC FATTA A UNA MUMMIA

Sulla scia dei falli visti in Napoli – Juventus, le pagine dei giornali di questi giorni sono state invase da altri “falli” provenienti da tutto il mondo.
Avrete certamente sentito parlare del mistero del pene di Tutankhamon (non è un film hard di Indiana Jones!), che secondo il parere di un’archeologa americana è stato rubato. Il direttore del Consiglio superiore delle antichità egiziano si difende dicendo: “Il pene è caduto nella sabbia due anni fa mentre facevamo una tac alla mummia”. “Na tac a na mummia?! E dopo se lamentemo dei ritardi del sistema sanitario in Italia?” commenta laconico il signor Duilio Scantamburlo.
Ma abbandoniamo per un attimo le “pene d’Egitto” e passiamo a qualcuno che ha patito le pene dell’inferno.
In Serbia, un giovane aveva “in serbo” una sorpresa per la fidanzata: ignaro dell’esistenza del Viagra ha voluto ottenere lo stesso effetto inserendosi una matita nel pene. Durante il rapporto però la matita è salita fino alla vescica e la coppia è stata costretta a chiamare l’ambulanza! Al pronto soccorso il giovane ha dichiarato:
“Molto male vescica, ma cosa peggio è stato fare punta a matita!”.
Non si sa perché, ma quando succedono cose strane, accadono contemporaneamente in tutto il mondo. Un libro scritto in questi giorni riporta questa strana storia.
Mick Jagger, per farsi ingrandire il pene, ha eseguito un antico rito indio: infilato il membro in una canna da bambù piena di vespe, l’effetto delle dolorosissime punture doveva essere quello di fargli raggiungere le dimensioni del bambù. Ma la cosa non ha funzionato! Adesso capiamo il perché di tutte quelle urla nei dischi dei Rolling Stones!
Spostandoci in Cina, il primo uomo al mondo a ricevere un trapianto di pene ha richiesto, dopo sole 2 settimane, la castrazione per problemi psicologici.
Sembra che l’uomo abbia preso questa decisione perché, durante il primo atto sessuale dopo l’operazione, la moglie continuava a chiamarlo insistentemente con il nome dell’idraulico!
Per concludere: “Pene in aspirapolvere, ricoverato!”. Il protagonista della storia è un nano scozzese che, durante un’esibizione circense, stava tentando un numero erotico senza precedenti! Purtroppo è finito in ospedale in carrozzina, con l’aspirapolvere attaccato al membro. Apprezziamo comunque l’originalità del numero: un nano dentro un Folletto no se ga mai visto!


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giovedì 25 ottobre 2007 - ore 10:40



(categoria: " Vita Quotidiana ")


Il nostro nuovo articolo scritto su Il Padova parla di una tranquilla famigliola nel trafffico cittadino...
Leggete, leggete, leggete...

www.ilpadova.it


AGLI INGORGHI CI PENSI L’IDRAULICO

Tema: ti capita mai di far arrabbiare papà?
Cara maestra, finalmente un tema indove che non bisogna scrivere in largo per impinire le pagine, perché su mio popà che si inrabbia ho materiale a sbizzeffe. Il suo difetto più grande è che, quando si inrabbia, impreca parecchio. Se nostro Signore venisse in terra denuncerebbe mio popà per danni morali!
Per esempio, ne ha dette di tutti i colori quando a 4 anni avevo deciso che doveva smettere di fumare e gli ho butato due stecche di sigarette drento il water. Mio popà, per la par-coniccio, due stecche le ha date anche a me dopo. In testa.
Ma la volta che l’ho visto più intavanato (parentesi. Significa inrabbiato forte) è stato l’altro giorno quando abbiamo portato mia mamma all’Ikea verso le 17.30 perché le serviva una tecchia antiaderente. Mio popà ha cominciato a porconare perchè secondo lui non è possibile incasinarsi a Padova est per comprare una roba che vendono dappertutto. Ma mia mamma ha detto che quel tipo speciale di tecchia che serviva a lei ce l’hano solo lì o in altri tre posti: fuori dell’autostrada a Mestre, vicino al grande raccordo anulare di Roma e tra Bologna Borgo Panigale e il bivio A14/A13 Bologna-Padova. Io mi sono messo a ridare perché sono quei posti che sento sempre all’aradio indove c’è un traffico della madonna. Mio popà mi ha detto che se continuavo a ridere mi evitavo la crisi dell’adolescenza… semplicemente perché all’adolescenza no sarei arrivato vivo.
Comunque sippia, proprio il giorno che abbiamo accompagnato la mamma hanno cambiato la viabilità a Padova est e mio popà non si capiva altro con le strade.
E pensare che poco prima ad un semaforo un ometto con la casacca arancione gli aveva deto: “Tenghi l’opuscolo per evitare l’ingorgo!”. Ma mio popà, gentile come sempre, gli ha risposto “Pa evitare i ingorghi go me fradèo idraulico. Tiente pure e to scartoffie!”.
Così, dopo aver girato due ore intorno alla rotonda sensa capire niente, ci siamo ritrovati a Piove di Sacco e, a quel punto, siamo andati a casa.
Insomma, maestra, era intavanato non solo mio popà che ha finito la benzina e distrutto le ruote sinistre della macchina (perché a forsa di fare la rotonda si sono consumate solo quelle!), ma anche mia mamma che ha ancora i bisatti da cucinare perché, se li mette su, si attaccano alla tecchia che non è adeguata alla cottura dell’anguilla. Almanco così dice Bigassi. Fine.




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giovedì 18 ottobre 2007 - ore 14:34


Articolo Il Padova del 18 ottobre 2007
(categoria: " Vita Quotidiana ")


Oggi è uscito il nostro ultimo articolo che parla dei tori drogati scoperti dai NAS di Padova.
Da oggi scriviamo tutti i giovedì e non più il mercoledì. Leggete, leggete, leggete...

www.ilpadova.it


IL GIRO DI ROBA TRA GLI SPACCIA-TORI

Cari lettori, oggi parliamo della bassa padovana (che non è una signora dell’Arcella alta 1 metro e 25, bensì la zona sud di Padova). I NAS hanno sequestrato cinquemila bovini drogati e “gonfiati” con sostanze illecite quali Desametasone, Clembuterolo, Nandrolone e Testosterone (che chiamiamo più elegantemente Testos-meridionale).
Gli investigatori hanno iniziato ad indagare dopo aver arrestato alcuni tori, goffamente travestiti, intenti a contrattare con degli spacciatori in zona dell’Ex Macello a Padova. In tribunale i tori, interrogati, si sono difesi dicendo di trovarsi all’ex macello solo per rendere omaggio ai familiari defunti. Si sono poi trincerati dietro ad un imbarazzante silenzio avvalendosi della facoltà di non muggire.
Ma gli inquirenti, fiutata la truffa, hanno dato il via all’indagine che ha portato al sequestro degli animali.
Il primo pensiero va a noi consumatori, che grazie all’intervento delle forze dell’ordine abbiamo evitato di entrare in contatto con carni potenzialmente cancerogene. Ma ai poveri tori chi ci pensa?
Abbiamo pensato di intervistare per voi uno dei bovini drogati e ne è uscita una toccante testimonianza. Per proteggere l’anonimato della bestia ne abbiamo alterato la voce e l’intervista si terrà di spalle in modo che non possiate vederne il volto (sono preoccupazioni necessarie in ogni intervista pubblicata su un quotidiano).
Signor Toro, come ha iniziato a drogarsi? “Mia moglie mucca qualche anno fa prese una malattia e diventò pazza, so che i giornali ne parlarono. Fu abbattuta e poco tempo dopo, in preda alla disperazione, entrai nel tunnel della droga”. La sua famiglia cosa ne pensa? “Mia mamma se n’è andata con un altro quando ero piccolo, mio padre non ha mai sopportato le corna! Da allora si è messo in poltrona a guardare la tv e non si è mai più alzato: lo chiamano toro seduto”.
Una domanda che si pongono tutti i nostri lettori: è facile per un toro trovare la roba? “Direi di si. Nell’ambiente in cui vivo, soprattutto nelle stalle più degradate è pieno di tori che spacciano: li chiamiamo spaccia-tori!”.
Cosa vuole dire ai giovani tori che stanno leggendo questo articolo? “Dico di non seguire questo nostro cattivo esempio. Se qualcuno vi offre qualche strana polvere bianca rifiutatela”.
Avviso per i lettori: precisiamo che il termine “rifiutatela” va scritto unito… altrimenti significherebbe “fiutatela due volte!!!!”



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