* Berlino in autunno - uno spettacolo che spacca il cuore
STO ASCOLTANDO
pearl jam come sempre. poi Dente, Micah p Hinson, Agnes Obel, and much more.
ABBIGLIAMENTO del GIORNO
* maglia nera a collo alto, jeans blu aderenti (oh yes we can) e stivaletti borchiati
ORA VORREI TANTO...
* un biscotto.
STO STUDIANDO...
* come stabilire i giusti centimetri
OGGI IL MIO UMORE E'...
sereno variabile
ORA VORREI TANTO...
ORA VORREI TANTO...
ORA VORREI TANTO...
PARANOIE
Nessuna scelta effettuata
MERAVIGLIE
1) Sapere di poter dormire la mattina dopo.... 2) Sentirti piacevolmente diverso dal mondo intero... unico ed irripetibile.. 3) ...il tuo cane che ti lecca in viso mentre piangi... 4) leccare il Poli !!!
poi diventi luce e illumini e non esiste nessuno che non possa vederti volare e sorridere sfiorando le parole Paolo Benvegnù - 1784
Mi spiace se ho peccato, mi spiace se ho sbagliato. Se non ci sono stato, se non sono tornato. (Vinicio Capossela - Ovunque Proteggi)
(questo BLOG è stato visitato 26079 volte) ULTIMI 10 VISITATORI:
ospite, ospite, ospite, ospite, ospite, ospite, ospite, ospite, ospite, ospite
[ ELENCO ULTIMI COMMENTI RICEVUTI ]
domenica 24 novembre 2013 - ore 23:26
10, tondi tondi
(categoria: " Vita Quotidiana ")
10 anni fa sono venuta per la prima volta a Berlino. una settimana, fine novembre, questa città che mi sembrava infinita mi è entrata nel cuore. Non ci è voluto molto. Ricordo un sacco di dettagli di quel viaggio. Il primo risveglio, a casa di mio fratello su un materasso gonfiabile e un cd di Paolo Benvegnù per farmi alzare dal letto. I musei, che mi sembrava di camminare a 2 metri da terra. I mercatini di Natale, il muro, le luci, la colonna della Vittoria che avevo visto solo nei film di Wim Wenders. Sono passati 10 anni tondi tondi, spaccati. Mi rendo conto che sto attraversando le stesse strade, gli stessi posti di allora. La vecchia casa di mio fratello. Solo che stavolta sto andando a un concerto. Ho smesso di lavorare due ore fa, un paio di birre con una persona in trasferta con cui avevo avuto lonore e la fortuna di lavorare anni fa. Tutto torna. Mi sembra incredibile accorgermene adesso. E accorgermene così. Non lo chiamerò destino, solo magia. E vorrei rivedere quella me 22enne, con il ragazzo sbagliato accanto, e il futuro incerto, e dirle che andrà tutto bene.
ed è cretino cercare di fermare le lacrime ridendo.
(categoria: " Vita Quotidiana ")
siete stati in due a farmi amare Lucio Dalla. uno è stato mio padre, laltro che te lo dico a fare.
oggi sulla porta del reparto abbracciandoti non ho potuto evitare di piangere. perchè sono fatta così. perchè vorrei fare di più, vorrei starti vicino anche quando sarai in riabilitazione, diventare così piccola da stare in un tuo taschino. e addormentarmi sapendo che sei lì e che stai bene. vorrei non dover prendere un aereo domattina. vorrei rimanere qui, anche se non servo a niente. attraversare quegli stessi corridoi 6 anni dopo. esatti esatti. pensare che fosse finita, di essersi lasciati tutto dietro.
e invece, non è vero. in nessun caso.
buonanotte, anima mia. adesso spengo la luce e così sia.
Berlin Alexanderplatz
(categoria: " Vita Quotidiana ")
ore 23.10. torno a casa facendomi strada nella stazione di Alexanderplatz per trovare finalmente la linea blu che mi porterà alla mia stanza, al mio letto con la coperta blu, al mio pavimento azzurrino e alla finestra che affaccia nel cortile del palazzo. la U2 rossa che va a Pankow è sempre lì. ricordi di tante estati fa e foto stupide e quelli che ormai sembrano millenni. un abbraccio appena sciolto con unamica a cui dire "ci vediamo in questi giorni". un abbraccio con unamica dalla vita parallela che come te si è trasferita qui pochi giorni fa neanche a farlo apposta. trovo la mia metro, 8 minuti di attesa. mi siedo e penso. sono felice cazzarola. con tutte le difficoltà del caso. con una lingua che sarà tutta da imparare. con questa città enorme che mi fa sentire libera, leggera. sono felice. starnutisco in metropolitana e il vicino mi dice Gesundheit. e io so che sarò felice qui. e farò di tutto per restare. Like Someone In Love.
i piaceri dellennesimo trasloco
(categoria: " Vita Quotidiana ")
ho traslocato un bilione di volte negli ultimi anni, ma sempre allinterno della stessa città, e abbastanza di frequente, quindi non cera tempo di accumulare inutilità. poi finalmente mi sono fermata per "ben" un anno e mezzo, e nella tranquillità delle mie quattro mura domestiche ho iniziato ad arricchire la mia lista di cose inutili, facendola crescere a dismisura. ora è giunto il momento di traslocare di nuovo, in realtà in due tempi, ma stavolta sul serio. e via di sessioni di tieni-butta-tieni-butta, scatoloni e bustone dellimmondizia. ma la cosa in realtà dà una enorme soddisfazione. la soddisfazione di ritrovare cose che credevi perse per sempre e ti chiedevi dove diavolo fossero finite. la soddisfazione di ritrovare oggetti imbarazzanti che nemmeno ricordavi di possedere. e quella immensa soddisfazione di buttare cose del tutto inutili che il tuo ex non si sa perchè conservava da anni. e metodicamente viaggiare tra casa tua e il cassonetto per buttare 6 sacchi di roba in poche ore. e sentirti, se ce ne fosse bisogno, ancora una volta leggera.
la decisione è presa. e ora non resta che risolvere una ad una le questioni pratiche. aria di cambiamento. 25kg di zavorra mollati. e presto un biglietto di sola andata. io io e sempre io. ce lho fatta una volta senza avere niente in mano, quasi 4 anni fa. perchè non dovrei credere di poterlo fare ancora. più matura, più forte e ancora un pochino incosciente. e non vedo lora
sei calda come i baci che ho perduto...
(categoria: " Vita Quotidiana ")
e come al solito nemmeno te ne accorgi quando arriva, qui. che ieri cerano 12 gradi e mi sono svegliata questa mattina con 39 di febbre e la sensazione che mi fosse passata sopra una schiacciasassi. ma sabato me ne vado. saluto tutti dal finestrino e scappo (ancora una volta) a Berlino. che i Radiohead ce li possono anche annullare (cazzo) ma ci sono ancora altri due concerti da vedere, roba buona da mangiare, km da camminare, fratello da abbracciare, piscine da nuotare (se il meteo ci assiste), mostre da visitare, e amici da vedere. e chissà, magari qualche indagine da fare. che sono stufa di parlare e basta. qui si deve passare allazione.
come schiacciare il tasto standby sulla mia vita. giorni che esco alle nove di mattina, torno alle nove e mezza di sera e niente di quello che ho fatto in quelle 12 ore e mezza mi piace o mi interessa. ma lo faccio bene. perchè una parte di me non tollera di fare qualcosa con poco interesse, per quanto inutile o umiliante o poco stimolante sia. i giorni passano, le stagioni cambiano, o almeno ci provano, i vestiti mi stanno sempre più larghi, la bilancia segna -19kg, mi faccio lividi sui pattini e trovo la mia tribù. e intanto i mesi sono scivolati come l’acqua che scende nel lavandino, la pioggia mi innaffia più o meno ogni giorno, ma corro sempre in bici con i jeans che si incollano fastidiosamente alle gambe. mi salgono le lacrime spesso e senza motivo. non so mai se siano gli ormoni, la stanchezza o la primavera, o il dover fare i conti ogni giorno con certe assenze. con i piani che sono falliti. con gli errori che non mi perdono. ma poi ancora una volta. passa.