"Son maestro di follia, vivo la mia vita sulla fune che separa la prigione della mente dalla fantasia. Il mio futuro è nel presente ed ogni giorno allegramente io cammino sul confine immaginario dell’orizzonte mentre voi, signori spettatori, mi guardate dalla strada, cuori appesi ad un sospiro per paura che io cada. Ma il mio equilibrio è in cielo come i sogni dei poeti, mai potrei viver come voi che avete sempre la certezza della terra sotto i piedi.
..e ringrazio chi ha disegnato questa vita mia perché mi ha fatto battere nel petto il cuore di un equilibrista."
"..Detesto queste mani intrise di sangue. Detesto ciò che i miei occhi hanno visto.
Fino alle mie ginocchia nella melma e nel fango. Quanto fa male purificarsi.
Ero sempre nei miei pensieri, ma mai al mio fianco. Corri - ma se andrai via dovrai per sempre nasconderti. Così, se devi correre, fallo per un rimedio."
“E quando il mio sguardo si levò verso il mondo infinito alla ricerca dell’occhio divino, il mondo mi fissò con un’orbita vuota e sfondata, e l’eternità giaceva sul caos e lo rodeva e rimasticava se stessa.”
<<Il dolore è un oscuro mare profondo nel quale affogherei, se non guidassi con sicurezza la mia piccola imbarcazione diretto verso un sole che non sorgerà mai.>>
- Lestat de Lioncourt-
"E amerò il rumore del vento nel grano..."
"Sono una stella del firmamento che osserva il mondo, disprezza il mondo e si consuma del proprio ardore.
Io sono il mare di notte in tempesta, il mare urlante che accumula nuovi peccati e agli antichi rende mercede.
Sono dal vostro mondo esiliato di superbia educato, dalla superbia frodato, io sono il re senza corona.
Sono la passione senza parole senza pietre nel focolare, senz’arma nella guerra, è la mia stessa forza che mi ammala."
"L’amore è l’arte più difficile. E scrivere, danzare, comporre, dipingere sono la stessa cosa che amare. Funambolismi. La cosa più difficile è avanzare senza cadere."
"Red as the veins, she likes to swim in floating so gently, through this human misery"
“Camminerai dimenticando, ti fermerai sognando”
* Shadow of the Moon *
Will it hurt?
HO VISTO
Foglie sfidare il vento..
La libertà negli occhi di un lupo..
Il sole tramontare quarantatrè volte..
The seed of a Lunacy..
Dolcettiih!!!
The Perfect Element..
Troppi spettri tra le pieghe delle cose...
E una marea di film!
Faccio spesso indigestione di cinema...dal muto ai giorni nostri.
Registi assolutamente geniali?
David Lynch (Mulholland drive, Lost highway, The elephant man, Eraserhead, Wild at heart, Blue Velvet, The Straight Story, Twin Peaks, Dune, Inland Empire)
Tim Burton (Victor, Nightmare before Christmas, the corpse bride, Ed wood, Edward Scissorhands, Beetlejuice, Mars Attacks, Big Fish, Charlie and the chocolate factory, The Legend of Sleepy Hollow, Batman, Planet of the apes, Sweeney Todd)
Lars Von Trier (Le onde del destino, Dancer in the dark, Dogville, Antichrist, Melancholia)
Darren Aronofsky (Requiem for a dream, The fountain, Black Swan)
Ma qui ci sta bene un elenco più o meno random e pessimamente aggiornato (quando me ne ricordo):
Interview with the vampire, Bram Stoker’s Dracula, Murnau’s Nosferatu, Shadow of the Vampire, W. Herzog’s Nosferatu, The addiction, The hunger, Queen of the damned, The crow, Adele H di Truffaut, Suspiria Profondo rosso e Phenomena di Darione, L’aldilà di Fulci, La casa dalle finestre che ridono, Shining, Dogville, The Matrix, The others, Prendimi l’anima, Legends of the Fall, The lord of the rings, Dead poets society, A Clockwork orange, Pulp fiction, Kill Bill, In the mood for love, Viaggio in Italia, Citizen Kane, Novecento, Rapsodia satanica, Poeti dall’inferno, The Devil’s Advocate, La leggenda del pianista sull’oceano, The Green Mile, Lady Hawk, Psycho, Rear Window, The Birds, Braveheart, The Passion of Christ, Dead man, Highlander, The Princess Bride, The Ninth Gate, Jack the Ripper, The phantom of the opera, Fear and loathing in Las Vegas, House of 1000 corpses, They live, The Bridges of Madison County, The hours, Fried Green Tomatoes, V for vendetta, Neverending story, Indiana Jones, Frankenstein junior, Army of Darkness, Splatters, Non ci resta che piangere, The Hitchhiker’s Guide to the Galaxy, 300, The prestige, Il giardino delle vergini suicide, Requiem for a dream, La bussola d’oro, Dellamorte Dellamore, Into the wild, I am legend, Magnolia, Il tredicesimo guerriero, Let the right one in, District 9, Inception, Shutter Island, ecc... (in aggiornamento)
Sentenced, Moonspell, Type O Negative, Katatonia, Nightwish, Charon, Poisonblack, Pain of Salvation, Nine Inch Nails, Death, Muse, Apocalyptica, Entwine, Dark tranquillity, Blind Guardian, In flames, Paradise Lost, My dying bride, After Forever, Him, Cradle of filth, Dimmu Borgir, Rhapsody, Therion, Tristania, To die for, The 69 eyes, Theatre des vampires, Lacuna Coil, Novembre, Tiamat, Placebo, Dream Theater, Death Dies, Bleed in vain, White skull, Lacrimosa, Depeche Mode, The cure, Bauhaus, Joy Division, Tool, Faith no more, Fantomas, Slipknot, Verdena, Subsonica, Battiato, De Andre’, Beethoven, Rackmaninov, Liszt, ...etc...
E’ Inutile che vi dipingiate di colori che non vi appartengono. Basta una pioggia leggera per lavare via la vernice.
Le mie radici sono nere.
ABBIGLIAMENTO del GIORNO
ORA VORREI TANTO...
"..e ho corso in mezzo ai prati bianchi di luna per strappare ancora un giorno alla mia ingenuità"
"Era una musica selvaggia e indomita, echeggiava tra le colline e riempiva le valli. Provai uno strano brivido lungo la schiena...Non era una sensazione di paura, ma una specie di fremito, come se avessi dei peli sul dorso e qualcuno li stesse accarezzando." A. Orton
la mia stella: "When dusk falls and obscures the sky, you’re the shine of the Northern Star"
"Strange are the ways of the Wolfhearted..."
STO STUDIANDO...
Tutto ciò che ha a che fare con l’Arte! dalla poesia alla letteratura, alla musica, e alle arti plastiche e figurative in senso stretto! Come si può non votare la propria vita a qualcosa di così sublime e immortale? Ma soprattutto…non potrei fare a meno del costante bisogno di scrivere, ossessionata dal terrore che tutto si perda, e che ogni cosa che mi sembra tanto preziosa io non trovi il modo di esprimerla, di renderla importante per me o per qualcun altro... Così...lascio che i pensieri attraversino la mia anima e il mio corpo, scorrendo attraverso le mie vene, come sangue che si tramuta nell’inchiostro che scivola libero sul foglio..come un’emorragia inarrestabile.
"Maledetti, trafitti dalla passione, l’amore ci sopravvive, l’arte ci rende immortali." - J. W. Goethe -
...Siamo storie da raccontare...
...memorie da custodire...
...errori da ricordare...
“Sto diventando sempre meno definito col passare dei giorni. Scomparendo. Beh, potresti dire che sto perdendo la concentrazione, andando alla deriva nell’astratto per quanto riguarda il modo in cui vedo me stesso.
A volte credo di poter vedere direttamente attraverso di me. A volte posso vedere direttamente attraverso di me.
Meno preoccupato riguardo l’adeguarmi al mondo. Il tuo mondo, cioè. Perché non importa più davvero, no, non importa più davvero. Nulla di questo importa più davvero.
Si sono solo, ma dopotutto lo sono sempre stato, per quanto indietro io possa ricordare. Credo che forse sia perché tu non eri mai davvero reale, tanto per cominciare. Io ti ho creato solo per farmi del male.
Ti ho creato solo per farmi del male. Ed ha funzionato. Sì.
Non c’é nessun te. Ci sono solo io. Non c’é nessun fottuto te. Ci sono solo io.
Solamente.
Il più piccolo puntino attirò il mio occhio e si rivelò una piaga. E io avevo questa sensazione bizzarra, come se sapessi che era qualcosa di sbagliato. Ma non riuscivo a lasciarlo stare, continuavo a tormentare la piaga. Era una porta che tentava di sigillarsi, ma io mi ci sono arrampicato attraverso.
Ora sono in un qualche luogo in cui non dovrei essere, e posso vedere cose che so che non dovrei vedere.
E ora so il perché, ora, ora so perché le cose non sono belle dentro.
Only.”
OGGI IL MIO UMORE E'...
Instabile...
"You cannot kill what you did not create. All I’ve got... all I’ve got is insane!"
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mercoledì 26 ottobre 2011 - ore 12:25
The Perfect Element
(categoria: " Vita Quotidiana ")
- La poesia è la fotografia dei ciechi, la fotografia è la poesia della luce. -
Sono nata un po’ come tanti per pura casualità, il 6 marzo del 1975 a Roma. È stato proprio il "caso" il primo maestro che mi ha insegnato a trovare, nel suo caos, la mia identità.
Fino ai due anni e mezzo son stata cicciottella lo ammetto, dopo di che forse ho capito qualcosa in più... la vita non è fatta solo di pappette e carrillon, di passati di pollo con verdure, latte e biscotti, ma di un passato che già iniziava a fornire informazioni per la memoria. Così ho iniziato a dimagrire, tanto divenivo esile quanto cresceva la mia timidezza verso gli altri. Inutile raccontare la storia dei denti da latte, la loro caduta, i giochi e le malinconie che si nascondono dietro ogni bambino che mangia un gelato. (...)
Riuscii a tenere duro e m’ iscrissi al Primo Liceo Artistico di via Ripetta, una tra le più "maledette" scuole romane. Proprio lì son rinata. Mi sono partorita a 14 anni, ho ricominciato d’accapo. Così iniziò anche per me il periodo della contestazione, dei conflitti esistenziali, della formazione, in uno spazio culturale che mi piaceva e mi assomigliava.
Ho conosciuto Guelfo, artista surreale e maestro dadaista, il prof. Latini amante dell’architettura e il signor Oriolo, docente di matematica che usava la filosofia per darci lezioni di algebra. Finalmente ho iniziato ad usare occhi e mani come strumenti creativi della mente, ho cominciato a sporcare i colori con la mia immaginazione e amare definitivamente l’Arte di fare. Tutto questo è stato il principio della mia salvezza, l’origine del mio tormento.
Amavo via Ripetta, è un crocevia di persone, ogni giorno trafficata da artisti affermati, studenti, medici, malati che andavano uscivano dall’ospedale S.Giacomo, matti del dipartimento di salute mentale, insegnanti, turisti, modelle e tutto questo era diventato il mio mondo, la piazza Ferro di Cavallo l’utero della mia fantasia.
La luce che illuminò quegli anni impressionò le mie prime fotografie. Le giornate erano piene nell’osservazione delle tante facce, con quei corpi variopinti che raccontavano ognuna, storie diverse. Tra segni e gesti disegnai la città, scoprendo le sue ombre, scomponendo le architetture e spogliando statue e corpi dal loro contesto, osservando gli oggetti che si animavano, messi li in posa, per essere usati, mostrati, venduti, rifiutati. Viviamo nel secolo delle "cose". Questa mobilità forse fu la vera scuola. L’idea del mio sguardo fotografico si misura spesso nello spazio-tempo di una camminata perché un paesaggio è sempre un passaggio, una relazione fra assenze e presenze, fra luci e ombre.
Finito il liceo, ho camminato 10 metri e sono entrata al corso di scenografia dell’Accademia di Belle Arti di Roma. La scenografia, fu un mezzo per rendere le mie intuizioni più sofisticate, stimolando la creatività a confrontarsi con lo spazio, non solo quello scenico, ma anche la composizione plastica, la costruzione geometriaca, la tridimenzionalità, l’interpretazione e così la musica, i testi teatrali, la simbologia della luce. Realizzai le mie prime scenografie teatrali, finita l’accademia lasciai che fosse la vita ad insegnarmi quel che doveva. Strade oggetti paesaggi, tante facce, molte ombre si son messe in posa davanti e dietro un mio clic. Il teatro è ovunque.
Le gambe hanno portato a spasso la mia curiosità, la strada ha accolto aggredito la mia sensibilità, è così che ho cominciato a fotografare. Fra i tanti locali della capitale, mi ritrovai a lavorare al Nabel Art Cafè, una tra le poche associazioni che si occupavano veramente di cultura, collaborai nella gestione per un anno circa. Proprio li conobbi pittori, attori, musicisti, cantautori della nuova e vecchia generazione, ma fra tutti l’incontro più importante e significativo fu con Vito Riviello.
Vito poeta anche nella vita e non solo su carta, si fermò a scambiare due chiacchiere con me, nacque subito un’intesa, anche se dopo quella sera, passarono sei anni prima di rincontrarsi. La realtà è più complessa di un qualsiasi marchingegno sofisticato, l’arte sta nello svelarla e codificarla. Ho lavorato come scenografa, a volte costumista, con alcune compagnie teatrali romane. Sempre nel ramo della scenografia ho lavorato con il cinema.
Nel 2002 iniziai a frequentare La Camera Verde (ex Fotogramma), un posto prezioso per la storia della fotografia italiana, decisi che proprio lì avrei potuto fare la mia prima e importante mostra personale. 19 fotografie guidate dalla progressione dell’ora di un giorno qualsiasi, il nome della mostra fu Terra di Nessuno, con un sottotitolo che diceva: "La guerra c’è non la dobbiamo fare". Con la Camera Verde iniziarono varie collaborazioni, un periodo fertile, partecipai a innumerevoli esposizioni collettive, dove furono editate molte delle mie fotografie. La Camera Verde fu anche un motivo di confronto con abili artisti, fotografi e pittori come, Zeno Tentella, Alfredo Anzellini, Gianni Cortellessa, Francesca Vitale, Giovanni Cozzani ed altri. Arte genera Arte.
La geometria ha sempre seguito il mio occhio, si è messa al servizio della natura delle cose, io non ho fatto altro che guardarla, scomporla, dimezzarla e capovolgere il punto di vista della geo-metrica inquadratura. Ogni volta la fotografia si confronta con l’attimo, proprio in quell’istante l’eternità che lavora con tempo e luce, cattura la velocità delle percezioni e impressionando pellicole e carte, si bagna negli acidi, così si rivela uno sguardo.
Ho fatto anche la modella per l’arte, è stata un’esperienza importante perché io stessa, il mio corpo , il movimento creativo si è fatto immagine. Mi son fatta impressionare dalla luce, ho permesso che il mio corpo fosse preso dalla dai colori, ho immaginato il mirino dello scatto e viaggiato in libertà dentro l’inquadratura. Sono diventata fotografia.
Finalmente nel 2005 mi fu commissionato un libro fotografico dalla Camera Verde un lavoro sulla Praga di Kafka. Andai a Praga m’ immersi nella città. Il mio occhio evocò Frank Kafka, i personaggi e il mondo dei sui racconti. Mille volte lasciai che la suggestione salisse sorprendendomi in ogni strada. Finalmente la letteratura entrava a far parte della fotografia e la contaminazione delle arti, la multidisciplinarità delle forme espressive, che mi ha sempre appassionato, diventava una realtà. (...)