"Son maestro di follia, vivo la mia vita sulla fune che separa la prigione della mente dalla fantasia. Il mio futuro è nel presente ed ogni giorno allegramente io cammino sul confine immaginario dell’orizzonte mentre voi, signori spettatori, mi guardate dalla strada, cuori appesi ad un sospiro per paura che io cada. Ma il mio equilibrio è in cielo come i sogni dei poeti, mai potrei viver come voi che avete sempre la certezza della terra sotto i piedi.
..e ringrazio chi ha disegnato questa vita mia perché mi ha fatto battere nel petto il cuore di un equilibrista."
"..Detesto queste mani intrise di sangue. Detesto ciò che i miei occhi hanno visto.
Fino alle mie ginocchia nella melma e nel fango. Quanto fa male purificarsi.
Ero sempre nei miei pensieri, ma mai al mio fianco. Corri - ma se andrai via dovrai per sempre nasconderti. Così, se devi correre, fallo per un rimedio."
“E quando il mio sguardo si levò verso il mondo infinito alla ricerca dell’occhio divino, il mondo mi fissò con un’orbita vuota e sfondata, e l’eternità giaceva sul caos e lo rodeva e rimasticava se stessa.”
<<Il dolore è un oscuro mare profondo nel quale affogherei, se non guidassi con sicurezza la mia piccola imbarcazione diretto verso un sole che non sorgerà mai.>>
- Lestat de Lioncourt-
"E amerò il rumore del vento nel grano..."
"Sono una stella del firmamento che osserva il mondo, disprezza il mondo e si consuma del proprio ardore.
Io sono il mare di notte in tempesta, il mare urlante che accumula nuovi peccati e agli antichi rende mercede.
Sono dal vostro mondo esiliato di superbia educato, dalla superbia frodato, io sono il re senza corona.
Sono la passione senza parole senza pietre nel focolare, senz’arma nella guerra, è la mia stessa forza che mi ammala."
"L’amore è l’arte più difficile. E scrivere, danzare, comporre, dipingere sono la stessa cosa che amare. Funambolismi. La cosa più difficile è avanzare senza cadere."
"Red as the veins, she likes to swim in floating so gently, through this human misery"
“Camminerai dimenticando, ti fermerai sognando”
* Shadow of the Moon *
Will it hurt?
HO VISTO
Foglie sfidare il vento..
La libertà negli occhi di un lupo..
Il sole tramontare quarantatrè volte..
The seed of a Lunacy..
Dolcettiih!!!
The Perfect Element..
Troppi spettri tra le pieghe delle cose...
E una marea di film!
Faccio spesso indigestione di cinema...dal muto ai giorni nostri.
Registi assolutamente geniali?
David Lynch (Mulholland drive, Lost highway, The elephant man, Eraserhead, Wild at heart, Blue Velvet, The Straight Story, Twin Peaks, Dune, Inland Empire)
Tim Burton (Victor, Nightmare before Christmas, the corpse bride, Ed wood, Edward Scissorhands, Beetlejuice, Mars Attacks, Big Fish, Charlie and the chocolate factory, The Legend of Sleepy Hollow, Batman, Planet of the apes, Sweeney Todd)
Lars Von Trier (Le onde del destino, Dancer in the dark, Dogville, Antichrist, Melancholia)
Darren Aronofsky (Requiem for a dream, The fountain, Black Swan)
Ma qui ci sta bene un elenco più o meno random e pessimamente aggiornato (quando me ne ricordo):
Interview with the vampire, Bram Stoker’s Dracula, Murnau’s Nosferatu, Shadow of the Vampire, W. Herzog’s Nosferatu, The addiction, The hunger, Queen of the damned, The crow, Adele H di Truffaut, Suspiria Profondo rosso e Phenomena di Darione, L’aldilà di Fulci, La casa dalle finestre che ridono, Shining, Dogville, The Matrix, The others, Prendimi l’anima, Legends of the Fall, The lord of the rings, Dead poets society, A Clockwork orange, Pulp fiction, Kill Bill, In the mood for love, Viaggio in Italia, Citizen Kane, Novecento, Rapsodia satanica, Poeti dall’inferno, The Devil’s Advocate, La leggenda del pianista sull’oceano, The Green Mile, Lady Hawk, Psycho, Rear Window, The Birds, Braveheart, The Passion of Christ, Dead man, Highlander, The Princess Bride, The Ninth Gate, Jack the Ripper, The phantom of the opera, Fear and loathing in Las Vegas, House of 1000 corpses, They live, The Bridges of Madison County, The hours, Fried Green Tomatoes, V for vendetta, Neverending story, Indiana Jones, Frankenstein junior, Army of Darkness, Splatters, Non ci resta che piangere, The Hitchhiker’s Guide to the Galaxy, 300, The prestige, Il giardino delle vergini suicide, Requiem for a dream, La bussola d’oro, Dellamorte Dellamore, Into the wild, I am legend, Magnolia, Il tredicesimo guerriero, Let the right one in, District 9, Inception, Shutter Island, ecc... (in aggiornamento)
Sentenced, Moonspell, Type O Negative, Katatonia, Nightwish, Charon, Poisonblack, Pain of Salvation, Nine Inch Nails, Death, Muse, Apocalyptica, Entwine, Dark tranquillity, Blind Guardian, In flames, Paradise Lost, My dying bride, After Forever, Him, Cradle of filth, Dimmu Borgir, Rhapsody, Therion, Tristania, To die for, The 69 eyes, Theatre des vampires, Lacuna Coil, Novembre, Tiamat, Placebo, Dream Theater, Death Dies, Bleed in vain, White skull, Lacrimosa, Depeche Mode, The cure, Bauhaus, Joy Division, Tool, Faith no more, Fantomas, Slipknot, Verdena, Subsonica, Battiato, De Andre’, Beethoven, Rackmaninov, Liszt, ...etc...
E’ Inutile che vi dipingiate di colori che non vi appartengono. Basta una pioggia leggera per lavare via la vernice.
Le mie radici sono nere.
ABBIGLIAMENTO del GIORNO
ORA VORREI TANTO...
"..e ho corso in mezzo ai prati bianchi di luna per strappare ancora un giorno alla mia ingenuità"
"Era una musica selvaggia e indomita, echeggiava tra le colline e riempiva le valli. Provai uno strano brivido lungo la schiena...Non era una sensazione di paura, ma una specie di fremito, come se avessi dei peli sul dorso e qualcuno li stesse accarezzando." A. Orton
la mia stella: "When dusk falls and obscures the sky, you’re the shine of the Northern Star"
"Strange are the ways of the Wolfhearted..."
STO STUDIANDO...
Tutto ciò che ha a che fare con l’Arte! dalla poesia alla letteratura, alla musica, e alle arti plastiche e figurative in senso stretto! Come si può non votare la propria vita a qualcosa di così sublime e immortale? Ma soprattutto…non potrei fare a meno del costante bisogno di scrivere, ossessionata dal terrore che tutto si perda, e che ogni cosa che mi sembra tanto preziosa io non trovi il modo di esprimerla, di renderla importante per me o per qualcun altro... Così...lascio che i pensieri attraversino la mia anima e il mio corpo, scorrendo attraverso le mie vene, come sangue che si tramuta nell’inchiostro che scivola libero sul foglio..come un’emorragia inarrestabile.
"Maledetti, trafitti dalla passione, l’amore ci sopravvive, l’arte ci rende immortali." - J. W. Goethe -
...Siamo storie da raccontare...
...memorie da custodire...
...errori da ricordare...
“Sto diventando sempre meno definito col passare dei giorni. Scomparendo. Beh, potresti dire che sto perdendo la concentrazione, andando alla deriva nell’astratto per quanto riguarda il modo in cui vedo me stesso.
A volte credo di poter vedere direttamente attraverso di me. A volte posso vedere direttamente attraverso di me.
Meno preoccupato riguardo l’adeguarmi al mondo. Il tuo mondo, cioè. Perché non importa più davvero, no, non importa più davvero. Nulla di questo importa più davvero.
Si sono solo, ma dopotutto lo sono sempre stato, per quanto indietro io possa ricordare. Credo che forse sia perché tu non eri mai davvero reale, tanto per cominciare. Io ti ho creato solo per farmi del male.
Ti ho creato solo per farmi del male. Ed ha funzionato. Sì.
Non c’é nessun te. Ci sono solo io. Non c’é nessun fottuto te. Ci sono solo io.
Solamente.
Il più piccolo puntino attirò il mio occhio e si rivelò una piaga. E io avevo questa sensazione bizzarra, come se sapessi che era qualcosa di sbagliato. Ma non riuscivo a lasciarlo stare, continuavo a tormentare la piaga. Era una porta che tentava di sigillarsi, ma io mi ci sono arrampicato attraverso.
Ora sono in un qualche luogo in cui non dovrei essere, e posso vedere cose che so che non dovrei vedere.
E ora so il perché, ora, ora so perché le cose non sono belle dentro.
Only.”
OGGI IL MIO UMORE E'...
Instabile...
"You cannot kill what you did not create. All I’ve got... all I’ve got is insane!"
"Ieri ho passeggiato per le strade come una qualsiasi persona. Ho guardato le vetrine spensieratamente e non ho incontrato amici con i quali parlare. D’improvviso mi sono sentito triste, mortalmente triste, così triste che mi è parso di non poter vivere un altro giorno ancora, e non perché potessi morire o uccidermi, ma solo perché sarebbe stato impossibile vivere il giorno dopo, e questo è tutto.
Fumo, sogno, adagiato sulla poltrona. Mi duole vivere in una situazione di disagio. Debbono esserci isole verso il sud delle cose dove soffrire è qualcosa di più dolce, dove vivere costa meno al pensiero, e dove è possibile chiudere gli occhi e addormentarsi al sole e svegliarsi senza dover pensare a responsabilità sociali né al giorno del mese o della settimana che è oggi.
Do asilo dentro di me come a un nemico che temo d’offendere, un cuore eccessivamente spontaneo che sente tutto ciò che sogno come se fosse reale; che accompagna col piede la melodia delle canzoni che il mio pensiero canta, tristi canzoni, come le strade strette quando piove."
- F. Pessoa -
"Una volta aveva foreste e montagne che erano solo sue, e lo ascoltavano. Una volta voleva correre attraverso giorni d’estate catturando ricordi per gli anni a venire. Ora sta vestendo questo nudo pavimento con la sua carne e il suo sangue, e il tempo passa. Il suo traffico di dolore potrebbe averlo solo guidato a trattare con le conseguenze, per qualche cambiamento, mentre il tempo scorre.
Io sono il bambino risvegliato (indugiando, arrampicandomi, avvinghiandomi, afferrando, bramando, lacerando, ferendo, cadendo) Io, il figlio ribelle di un lago di montagna. (di gelide lacrime liquefatte, della silenziosa Terra) (di una sbiadita palpebra, di un vento senza ali) (di una tempesta senza occhi, di Dei caduti, che hanno perso la propria strada)
Mi do alle fiamme per creare l’elemento perfetto."
- Daniel Gildenlöw -
... Live that you might find the answers You can’t know before you live...
Love and life will give you chances. From your flaws learn to forgive.
"Forse sono l’uomo con le leggendarie quattro mani Per toccare, per curare, implorare e strangolare. Ma io non so chi sono, e tu ancora non sai chi sono..." F. R.
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Dieci anni azzerati in 5 minuti e 25 secondi. Senza musica non so come farei a mantenere i ricordi. Non mi importa niente di quel che è stato dopo, c’è solo una calda giornata autunnale, un autobus di linea mezzo vuoto, il riflesso dorato dei miei capelli sul finestrino, ed io che lascio il mio testamento a nessuno. Ci siamo solo io e le mie paure, la mia incapacità di vivere, i miei demoni. E questa canzone. E centinaia di pagine riempite di inchiostro. Ma soprattutto c’è l’innocenza, la capacità di fare sogni puri ed eterni. E la voglia di lottare, di conquistare un pezzo di vita da tenere stretto per tutti gli anni a venire. Non saprei nemmeno da dove iniziare per spiegare a quella ragazzina anticonformista ed alienata che diventerà qualcosa di completamente diverso, che imparerà a cambiare pelle come un serpente ad ogni nuova stagione, che sarà equilibrista, e che amerà in tanti modi così diversi da non riuscire più a tornare tutta intera. Non saprei neanche come spiegarle che perderà la fiducia, e quel che è ancora peggio, infrangerà l’innocenza di tutti i suoi ideali. C’è una sola carta che è costantemente poggiata sopra il mazzo dei tarocchi. Posso illudermi di essere ancora come Neve che cammina sulla fune, ma la verità è un’altra. Ed è immortalata in uno dei disegni a cui tengo di più. “Put your arms around my neck, just like a pathetic lace of death. Displays like a tarot deck…I am the card of the hanged man”
Non è stata Vicenza a farmi questo effetto. Ultimamente penso spesso al passato, forse semplicemente perché il presente mi spaventa a morte ed è sempre tutto più difficile. Non lo faccio con nostalgia, ma è quasi come se sentissi il bisogno di aggrapparmi alle mie radici. Rivedere i posti in cui ho passato anni splendidi non è stato semplice, ma mi sono accorta che ho veramente accettato tutto, ed è solo con affetto che guardo a quel che ormai non è più mio. Forse ho esagerato un po’ con il ripercorrere esattamente gli stessi posti…ma…si sa che sono una persona estrema, o faccio tutto o niente.
Fuggite, sciocchi! Un post che inizia senza neanche una foto può significare una sola cosa: logorrea inarrestabile. (No, non preoccupatevi, qualche foto poi ci scappa…)
Finalmente serata svacco e di conseguenza bisogno impellente di scrivere. Sto diventando un perfetto automa non-stop: lavorare, sistemare casa, cenare, lavorare per la ditta dopo cena, guardare forse un telefilm prima di crollare a letto. Stasera è solitudine, e solitudine vuol dire blog. In realtà vuol dire anche svogliatezza all’ennesima potenza e svacco epico.
Ho notato che quando sono da sola mi passa la voglia di mangiare. Oggi mi sono presa di proposito la cena già pronta, ma poi mi trovo lì, avvolta dalla pigrizia, incapace anche solo di andare ad aprire il frigo. Non so, mi mette tristezza mangiare da sola la sera. Magari sarebbe l’unico modo di dimagrire…mh. Da quando son fuori casa ho messo su quei sei chiletti in più che ormai si sono affezionati e han costruito casa nelle zone più ambite, e chi se li toglie più? Ancora non capisco per quale scherzo cosmico sia potuto succedere tutto ciò. Quando ero una nerd assatanata che passava ore davanti ai giochi di ruolo ero anoressica, e adesso che ho una vita sono tutta ciccia e mozzarella. Va beh, misteri del mestruo, probabilmente.
E’ ancora una volta un periodo strano. Decisioni da prendere, tanta angoscia e preoccupazioni a non finire. Sono stanca, inconsolabilmente stanca, come un inquieto verso di Pessoa che non trova riposo alla deriva. Mi pongo piccoli obiettivi e cerco di pensare solo a quelli, ma la vita nel frattempo mi scivola dalle mani. Questo weekend mi preoccupa. Mia madre ha deciso di “investire” su sua figlia i suoi risparmi. Mia madre è convinta che io sia ancora la ragazzina bionda che porta a casa sempre il massimo dei voti e che tutti le dicono essere brillante e piena di risorse. Mia madre ancora pensa che io possa fare tutto nella vita e renderla fiera di me. Ma c’è da dire che mia madre guarda Maria de Filippi e crede a quello che la tv le racconta. Forse non capirà mai che sono una fallita e che a neanche trent’anni ho già sbagliato molte più cose di quante ne abbia fatte giuste. Però in fin dei conti non mi dispiace lasciare che continui a credere alla versione favolistica delle cose.
Quel che stavo dicendo, però, è che mi ha finanziato l’acquisto dell’obiettivo dei miei sogni. Le ho detto che ho trovato un ingaggio per fare foto a delle serate particolari a partire da settembre, così ha pensato che forse sto davvero facendo sul serio, con questa “cosa della fotografia”. E’ così cara nella sua ingenuità, che non può non fare tenerezza. “Vedi di farci qualcosa di buono” – mi ha detto. Per la mia felicità, poco ma sicuro. Per il mio futuro, ne dubito.
Fatto sta che l’obiettivo dei miei sogni mi sta aspettando. E mi sta aspettando proprio nel luogo dei miei sogni. No no no, volevo dire dei miei ex-sogni. La solita ironia cosmica. E come faccio a convincere la gente che non mi conosce che tutta la mia vita è un puzzle di assurde coincidenze? Dovrò tornare proprio lì dove ho sognato di vivere, lì dove la mattina aprivo la finestra e vedevo le montagne, lì dove respiravo aria di casa e sognavo di passare tutta la mia vita. Che effetto può fare tornare nei luoghi della memoria? Camminare sulle stesse strade senza essere più la stessa?
Vorrei lasciarli incontaminati i sogni che ho sepolto, e allo stesso tempo, invece, sento la necessità di dare nuovi significati alle cose. In questo caso, però, ho solo paura di passare troppo vicina alla voragine. Cercherò di concentrarmi sulla felicità di raggiungere un “obiettivo” (in tutti i sensi) tanto ambito, e al diavolo la mia vena malinconica e nostalgica, che dall’oggi a domani ci si può svegliare sotto un cipresso, e allora chi me lo fa fare di imparanoiarmi tanto?
Pensiamo alle cose belle: obiettivo nuovo, concerto dei NIN a breve, tre settimane di vacanza da passare col mio uomo, squirrellini da accudire. Ah! Ecco, mica l’avevo scritto! My love non smette mai di stupirmi (sul serio…che cazzo farei senza di lui nella mia esistenza?!) e per il compleanno, anche se in ritardo di qualche settimana, ha pensato bene di regalarmi proprio quello che fino al giorno prima mi aveva assolutamente vietato di prendere:…due meravigliosi scoiattolini giapponesi! Cioè due cosetti batuffolosi che ti rallegrano le giornate, e che personalmente mi ricordano tanto la mia infanzia. Kami e Yuki sono ufficialmente il terzo e quarto coinquilino, dopo la tragica fine dei pesci. Kim mi manca sempre più di ogni altra cosa, ma che ci posso fare? Prima o poi me la porto in Svezia e saluti a tutti.
“Hey you, big star Tell me, when its over
Hey you, big mood Guide me, to shelter cause Im through When the two Hits the six And its summer (cloud)
Come - shove it, shove it, shove it Shove - shove it, shove it, shove it The sun - shove it, shove it, shove it Aside - shove it aside
I think God is moving its tongue Theres no crowds in the streets, and no sun (in my own summer)
The shade, is a tool A device, a saviour See I try, and look up To the sky, but my eyes burn (cloud)
Come - shove it, shove it, shove it Shove - shove it, shove it, shove it The sun - shove it, shove it, shove it Aside - shove it aside
Come - shove it, shove it, shove it Shove - shove it, shove it, shove it The sun - shove it, shove it, shove it Aside - shove it aside
I think God is moving its tongue Theres no crowds in the streets, and no sun
In my, own, summer
Come - shove it, shove it, shove it Shove - shove it, shove it, shove it The sun - shove it, shove it, shove it Aside - shove it aside”
"Ho provato, ho fallito. Non importa…
(categoria: " Vita Quotidiana ")
…riproverò. Fallirò meglio." - Samuel Beckett -
Non devo lamentarmi. Non devo lamentarmi. Non devo lamentarmi. Non devo lamentarmi. Non devo lamentarmi. Ok, ho la casa esplosa, la lavatrice lampeggia, devo sghiacciare qualcosa per cena, lavarmi i capelli, i bambini dei vicini hanno gli ultrasuoni, ho sonno. Io, la casa, e il full time, non possiamo andare d’accordo. Ecco, mi sono lamentata. La verità è che non me ne frega niente di tutto questo, sto solo cercando di non pensare a quello che realmente brucia. Sono una testarda e mi odio per questo. Non riesco a smettere di essere un’illusa, di pensare che magari stavolta è quella buona, che prima o poi deve andare bene qualcosa per forza, anche solo per un fatto di probabilità.
Mia madre a capodanno mi ha fatto gli auguri urlandomi dalla cornetta del telefono che l’oroscopo aveva sentenziato che il 2013 per i gemelli sarebbe stato un anno meraviglioso. Ho come l’impressione che mia madre porti una sfiga paurosa. A me non ne va bene una, ma proprio neanche una. Stendiamo un velo pietoso su tutte le frustrazioni da laurea inutile e possibilità di lavoro inesistenti, ma dover continuare a prendere mazzate sui denti anche quando si inseguono le proprie passioni no eh. Sono stanca, così stanca che mi chiedo come cavolo si faccia ad invecchiare senza morire schiacciati dal peso di tutto quello che non si è mai riusciti a fare nella vita. Io resto sveglia la notte per pensieri come questo.
Il problema è che non riesco ad arrendermi. Ho sempre pensato di essere nata per scrivere, dentro di me sono stata costantemente convinta che fosse il mio destino, ma diciamoci la verità: un sognatore non è un eroe, è solo un illuso. Quanta gente si è presa la briga di leggere qualcosa di mio? Quante volte ho provato a partecipare a concorsi finiti con un pugno di mosche? Non potevo, che ne so, avere la passione del giardinaggio? Qualcosa che desse dei frutti, che diamine. Mi sento proprio una cacchina spiaccicata dall’ennesimo responso negativo. C’est la vie. Forse la lavatrice che lampeggia potrebbe darmi molte più attenzioni di un qualsiasi editore. Sento la vocina della mia coscienza casalinga che mi chiama. Umpf. La scrittrice fallita, fotografa sconosciuta, laureata inutile, casalinga incapace, vi saluta. Passo e chiudo.
p.s. per fortuna che un pensiero felice c’è….28 agosto…28 agosto…28 agosto…28 agosto
“I believe I can see the future cause I repeat the same routine I think I used to have a purpose but then again that might have been a dream
I think I used to have a voice now I never make a sound I just do what I’ve been told I really don’t want them to come around
Every day is exactly the same Every day is exactly the same There is no love here and there is no pain Every day is exactly the same
I can feel their eyes are watching In case I lose myself again Sometimes I think I’m happy here Sometimes, yet I still pretend I can’t remember how this got started But I can tell you exactly how it will end
I’m writing on a little piece of paper I’m hoping someday you might find Well I’ll hide it behind something they won’t look behind
I’m still inside here a little bit comes bleeding through I wish this could have been any other way But I just don’t know, I don’t know what else I can do..”
Sì, sono in ritardo per farmi gli auguri, ma non sono riuscita a fermarmi a scrivere prima di oggi. Non credo di aver mai trascurato così tanto questo blog. Un blog in cui tra l’altro ho ancora 27 anni e sono troppo pigra per aggiornare il profilone. O forse chissà…è Peter Pan che mi sta sul groppone e mi distrae dal farlo.
Ho caricato decine di foto senza quasi scrivere niente, non ne vado molto fiera. Ormai la passione per la fotografia è viscerale, ma un’immagine non dice tutto…a dire il vero non dice quasi niente. Una fotografia immortala un’idea, ma non la racconta. Mi mancano così spesso le parole, eppure avevo tante cose da scrivere un tempo. Poco male, finchè comunque ci riesco ancora. Ho selezionato un po’ di concorsi letterari che mi sembrano abbastanza seri ed ho iniziato a mandare materiale. Ci devo almeno provare, sono stanca di buttare i miei sogni giù per lo scarico.
Ma volevo parlare del mio compleanno. Che c’è da dire? Ne ho compiuti 29: l’età in cui ti senti vecchio per il semplice fatto che tutti i contratti lavorativi per “giovani” ti chiedono al massimo ventinove anni. Ah-ah…come se questo garantisse un lavoro. Lavoro non ce n’è, neanche quei lavori che fino a qualche anno fa si trovavano. Che sto facendo allora? Dopo i vari corsi per disoccupati mi son data al tirocinio. Niente retribuzione, solo l’illusione che possa servire, che magari avrò una carta in più da giocarmi sul curriculum. E chi ci crede? Io un po’, perché sono un’illusa di natura. Dovevo almeno provarci, finché me lo posso permettere perché il lavoro dell’uomo va be….uhm, va. Dopo è già deciso, torno a fare la cameriera per mettere da parte questi benedetti soldi e che non se ne parli più.
Perché sono stanca di sentirmi sempre una nullità, sempre l’ultima ruota del carro…ho studiato, ho un’età, di esperienze ne ho un po’ alle spalle, ho sempre lavoricchiato, ho cercato di imparare tutto quel che potevo, fatto corsi, appreso qualsiasi cosa mi sembrasse utile. Non sono più disposta ad esser trattata come una tra le tante disperate a cui offrire lavori schifosi e sottopagati. E sono stanca di dire a me stessa che vale la pena sopportare per fare la gavetta, per aspettare tempi migliori. Ma aspettare cosa? Di finire più nella merda di così? Voglio la mia occasione, voglio mettere a frutto quello che ho studiato. Non posso andare ad un corso ed accorgermi di dover dire io al docente come si fa qualcosa. No, questo mondo gira al rovescio e io non voglio marcire.
Ogni tanto sogno la Svezia. A volte, quando sfoglio delle riviste e vedo foto di Stoccolma, mi viene da piangere. Lì, così, stupidamente…come fossi una bambina. Penso all’aria pura, a quella sensazione di essere in un posto migliore, un posto in cui se hai voglia di farti il culo le cose funzionano. E mi commuovo ancora al ricordo di come mi sono sentita ad essere solo noi due lontani da tutto, in un luogo sconosciuto, dove poter ricominciare da zero. E quel cielo…quel cielo sempre mutevole, e il verde tutto intorno. Un paradiso che vorrei conquistare e che al tempo stesso mi terrorizza. E se fallissimo? La Svezia costa cara, e noi siamo due poveracci. Da due anni cerchiamo di metter da parte il necessario, ma i soldi non bastano mai.
E allora frustrazione, e schifo, e frustrazione ancora. Mi sembra di correre al rallentatore facendo del mio meglio senza che sia mai abbastanza. Quando ero più piccola, mai e poi mai avrei pensato di finire così, di essere completamente insoddisfatta, di non riuscire ad arrivare da nessuna parte…di non riuscire nemmeno a raggiungere qualche altra parte. Io e la mia mania per il nord. Perché ho perso tutti questi anni accartocciata su me stessa?
Sono solo una sfigata che esce cinque minuti in giardino e si fa pungere da diosolosacheinsetto e rimane inferma per quattro giorni col piede gonfio come un pallone. Una stupida che cerca di darsi degli obiettivi a breve termine perché non è più in grado di sognare. Che mentre torna a casa a piedi pensa a quante lavatrici deve fare, alla spesa, alle fatture da calcolare, alle bollette da pagare, quando una volta metteva le cuffie nelle orecchie e sognava di fare miliardi di cose impossibili.
Questa sono io. Io con i miei 29 anni. E non sono schizofrenica quando dico che c’è una parte di me che non è più me. Io non mi trovo più.
Brandelli di passato
(categoria: " Vita Quotidiana ")
"Per quanto siano freddi il vento e la pioggia, sarò là per alleviare le tue pene. Per quanto siano crudeli gli specchi del peccato, ricorda, la bellezza si trova dentro."
Cosa saremmo senza ricordi? Senza l’ombra delle vite che abbiamo vissuto?
Cosa sarei se non avessi solcato terre inesplorate al confine tra realtà e sogno? Cosa avrei perso e cosa invece guadagnato?
Non so trarre conclusioni, ma so per certo che la sua ombra mi trotterella sempre a fianco. Maledirò il giorno in cui scorderò il passato.
Immenso potere della musica. Poche note aprono un varco a spirale che punta dritto verso il passato. Non importa tutto quello che ho intorno adesso, se chiudo gli occhi c’è ancora la neve, c’è la solitudine, c’è l’oblio perforato da due occhi di lupo. Ci sono mani che ho solo immaginato, carezze che ho desiderato, e una voce che parla alle stelle. C’è il gelo sul tetto e ci sono due punti….due soli punti tra gli infiniti che compongono una retta. Una retta tra due universi impossibili da conciliare. Come fa a starci tutto questo nei due minuti che compongono una melodia? La musica rende eterno quel che persino il cuore dimentica.